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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Bari

“Bimbi procacciati sui social”: tre arresti per prostituzione minorile

Due persone sono finite in carcere e una ai domiciliari nell'ambito delle indagini partite a marzo del 2017. Negli scorsi mesi furono già arrestate due persone per adescamento dei piccoli di etnia rom, che avveniva vicino allo Stadio San Nicola di Bari

Tre incensurati sono stati arrestati in quanto coinvolti in un giro di prostituzione minorile di bambini rom che avveniva nei pressi dello Stadio San Nicola, a Bari. Per due uomini, uno di 51 e l'altro di 58 anni, è scattato il carcere, mentre una donna di 46 anni è finita agli arresti domiciliari

I tre arresti

Questa mattina i carabinieri della compagnia San Paolo hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip. Durante le indagini - che si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, perquisizioni e sequestri nelle residenze degli indagati, servizi di sorveglianza dinamica e colloqui con i testimoni, associate all’analisi forense dei dispositivi informatici da parte di un consulente tecnico esperto nominato dalla Procura - sono emerse attività su internet per il procacciamento dei minori grazie ai social network. Un vero gruppo online, dove gli appartenenti erano accomunati dalla stessa devianza sessuale.

Le indagini

Le indagini, partite a marzo del 2017, avevano già portato in carcere due anziani, accusati di aver adescato sessualmente un minore rom di 13 anni (successivamente collocato in casa famiglia). Successivamente era stato emesso un provvedimento restrittivo nei confronti di un ristoratore 45enne, originario di Modugno, che avrebbe compiuto atti sessuali con un minore. Le vittime del 'mercato del sesso' minorile erano quasi sempre minori provenienti dalle fasce meno abbienti della popolazione, spesso con passati tristi alle spalle, calpestati nella dignità e nel rispetto, in cambio di pochi spiccioli.

Le Iene, il servizio shock dei bambini che si prostituiscono a Bari

"Nonostante con l’esecuzione degli odierni provvedimenti - spiegano i carabinieri - sia concluso il progetto investigativo iniziale, le indagini proseguiranno per approfondire tutti gli spunti investigativi raccolti dall’analisi dei reperti informatici e dei messaggi e foto scambiate tramite i social network".

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