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Venerdì, 29 Marzo 2024
Proteste

Coldiretti blocca la frontiera: "Difendiamo il cibo Made in Italy"

Migliaia di agricoltori hanno bloccato i tir in autostrada per verificare la provenienza dei cibi in arrivo in Italia. L'allarme di Coldiretti: "Il finto Made in Italy costa posti di lavoro e crea rischi sulla qualità degli alimenti"

ROMA - Centoquarantamila aziende chiuse dal 2007. Trentatremila stalle fallite solo nei primi nove mesi dell'anno. Trentaseimila posti di lavoro persi dal gennaio 2013. E' un bagno di sangue quello dell'azienda "agricoltura Italia". Un'azienda che ha già individuato il colpevole: le importazioni di bassa qualità spacciate come italiane.

Per questo migliaia di agricoltori e allevatori Coldiretti, sfidando il freddo intenso, hanno invaso la frontiera del Brennero tra Italia e Austria per la mobilitazione "La battaglia di Natale: scegli l'Italia". Una mobilitazione nata proprio per difendere il settore dal "finto Made in Italy".

Nell'area di parcheggio "Brennero" al km 1 dell'autostrada del Brennero - direzione Austria Italia - dalle prime ore del mattino si sono radunati trattori e decine di pullman che nella notte hanno portato al valico gli imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia. Gli allevatori si sono schierati attorno al tracciato stradale e hanno iniziato a fermare i camion per sapere quale merce arriva e dove va a finire. Il tutto mentre sono sollevati cartelli, indirizzati agli automobilisti in transito, per chiedere di sostenere la proposta di etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari. 

VIDEO | La protesta degli agricoltori al Brennero

Gli striscioni lasciano poco spazio all'interpretazione: "615mila maiali in meno in Italia grazie alle importazioni alla diossina dalla Germania", "Una mozzarella su quattro è senza latte", "Il falso prosciutto italiano ha fatto perdere il 10% dei posti di lavoro", "Fuori i nomi di chi fa i formaggi con caseine e cagliate". E ancora: "Italia Germania 3 a 1, undici politici con le palle cercasi" con la foto della squadra vincitrice dei mondiali 1982, "Basta inganni scegli l'Italia", "Subito l'etichetta per succhi di frutta, salumi, formaggi e mozzarelle", "il falso Made in Italy uccide l’Italia". 

VIDEO | Gli agricoltori bloccano un camion e controllano i cibi

Come i cartelli, poco spazio all'interpretazione lasciano anche i numeri. "Con la crisi sono state chiuse in Italia 140mila stalle ed aziende anche a causa della concorrenza sleale dei prodotti di minor qualità importati dall'estero che vengono spacciati come Made in Italy - denuncia la Coldiretti -  'La battaglia di Natale: scegli l'Italia' è per difendere l'economia e il lavoro delle campagne dalle importazioni di bassa qualità che - accusa ancora la Coldiretti - varcano le frontiere per essere spacciate come italiane".

L'obiettivo è uno: "Smascherare il 'falso Made in Italy alimentare, aiutare i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli in vista del Natale e sollecitare le Istituzioni a rendere operativo l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza dei prodotti agricoli ed alimentari". 

Agricoltori Coldiretti protestano a difesa del "Made in Italy"

Perché "la chiusura di un'azienda agricola significa maggiori rischi sulla qualità degli alimenti che si portano a tavola e minor presidio del territorio, lasciato all'incuria e alla cementificazione. Sono questi - conclude Coldiretti - i drammatici effetti di quelli che sono i due furti ai quali è sottoposta giornalmente l'agricoltura. Da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano. Dall'altra il furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori per colpa di una filiera inefficiente". 

Il risultato di tutto questo? "Stiamo svendendo un patrimonio del nostro Paese sul quale costruire". 


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