"Siamo lavoratori, non carne da macello" si legge in un cartellone subito messo via, su indicazione di parroco e fedeli. Quei caratteri rossi e blu sono lo sfogo silenzioso di circa 200 migranti dell'area attigua all'ex 'Gran Ghetto' che questa mattina hanno 'occupato' pacificamente la Cattedrale di Foggia, lamentando il mancato rispetto dell'accordo sottoscritto il 31 luglio con la Regione Puglia che, per la seconda volta, ha negato loro la fornitura di acqua potabile.

Denunciano condizioni di vita impossibili e per questo chiedono l'intervento del papa: "La Chiesa di Francesco è una delle poche istituzioni che ultimamente ha saputo parlare il linguaggio degli ultimi", spiegano, mentre una loro delegazione è stata accolta in curia dal vescovo, Vincenzo Pelvi, che farà da intermediario con la Regione.

Servizio video di Maria Grazia Frisaldi e Roberto D'Agostino per FoggiaToday