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Giovedì, 18 Aprile 2024
Mafia

Provenzano, nessuno sconto: confermato il carcere duro

Il tribunale di sorveglianza di Roma ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali di Provenzano che chiedevano la revoca del 41bis per motivi di salute

ROMA - Bernardo Provenzano è ancora un soggetto pericoloso. E' quanto ha deciso il tribunale di sorveglianza di Roma dichiarando inammissibile il ricorso presentato dai legali dell'ex capo Mafia che chiedevano la revoca del regime di carcere duro per motivi di salute

Confermato, quindi, il 41bis per il "capo dei capi" che è in cella dal 2006. Il tribunale della Capitale ha così chiuso ogni spiraglio lasciato aperto dalla procura di Palermo che, lo scorso luglio, aveva dato il suo ok alla revoca del regime detentivo duro

Intanto, il padrino di Corleone è ancora in attesa di "notizie" dalla Corte di Strasburgo che ha ricevuto, dagli avvocati di Provenzano, una richiesta ri risarcimento all'Italia per "trattamenti inumani in carcere". Una denuncia alla quale la Corte europea dei diritti dell'uomo non è rimasta insensibile

"La Corte di Strasburgo ha ricevuto il ricorso e non lo ha ritenuto inaccettabile - aveva chiarito Rosalba Di Gregorio, una dei legali del boss - Tanto è vero che ha chiesto ulteriori informazioni al Governo sulla vicenda". 

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