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Venerdì, 29 Marzo 2024
Tentato omicidio / Roma

Investito due volte e lasciato per strada: "Volevano ucciderlo perché nero"

Un italiano di 33 anni è stato arrestato, mentre l'uomo era in auto con lui è stato denunciato. Dopo averlo centrato una volta la vittima prescelta, ha fatto inversione di marcia per colpirla nuovamente

C'è la matrice dell'odio razziale dietro l'incidente stradale avvenuto nell'estate del 2020 a Lavinio Lido di Enea (Roma) dove ragazzo di 26 anni è stato investito da un'auto per due volte e lasciato per terra privo di sensi. Secondo gli inquirenti si è trattato di un atto deliberato: la sua colpa quella di essere originario della Guinea. I carabinieri hanno arrestato un 33enne italiano. Deve rispondere di tentato omicidio, aggravato dalla matrice razziale. Denunciato un altro ragazzo che era in auto con lui.

Questa la ricostruzione dei militari. Siamo nel mese di luglio del 2020. L'indagato sta percorrendo via Goldoni alla guida della sua auto quando investe un giovane guineano di 26 anni ospite di un centro di prima accoglienza del territorio. Il giovane extracomunitario si rialza per fuggire, ma l'automobilista inverte la marcia e lo investe nuovamente, lasciandolo a terra privo di sensi. 

Le testimonianze raccolte nella zona e la visione dei filmati di videosorveglianza hanno permesso ai carabinieri di risalire all'auto e al conducente. Il 33enne è stato portato nel carcere di Velletri, deve scontare una condanna di quattro anni e quattro mesi. 

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