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Sabato, 20 Aprile 2024
Ancora violenza / Crotone

Davide Ferrerio, picchiato e ridotto in fin di vita mentre è in vacanza

Contro il ragazzo, che ha 20 anni, ginocchiate allo stomaco e pugni in faccia. La furia dell'aggressore ripresa da alcune telecamere di sorveglianza. Fermato un coetaneo, denunciate due giovani

Davide Ferrerio in coma dopo un pestaggio: 20 anni per l'aggressore e risarcimento milionario

Un ragazzo ricoverato in fin di vita in ospedale, un altro finito in carcere e due giovani denunciate. Crotone è sotto choc per la brutale aggressione subita nella sera di giovedì da Davide Ferrerio, ventenne residente a Bologna. Il giovane è stato pestato a sangue e lasciato morente per strada. A picchiarlo sarebbe stato un ragazzo poco più grande, N.P. di 22 anni, che adesso è in carcere. Due ragazze, che sarebbero state a conoscenza di quanto successo, sono state denunciate. Nelle ultime ore il gip ha convalidato l'arresto del 22enne mentre Ferrerio è ancora in ospedale tra la vita e la morte. 

L'episodio è ancora da ricostruire. Non sono chiari i motivi che hanno innescato la violenza. Forse un commento di troppo pronunciato dal ventenne in vacanza a Crotone. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Si sono rivelate preziose perché gli occhi elettronici hanno ripreso quanto accaduto: la ginocchiata allo stomaco della vittima, poi i pugni sul viso e la fuga dell'aggressore. I frame hanno però permesso la sua identificazione. Determinanti sono state anche le dichiarazioni di alcune persone che hanno assistito all'aggressione. 

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"Un ragazzo di Bologna, Davide Ferrerio, è stato barbaramente picchiato a Crotone, in seguito ad una lite scaturita per futili motivi, e adesso lotta per la vita all'ospedale 'Pugliese Ciaccio' di Catanzaro. L'aggressore è stato individuato e fermato dalla polizia; insieme a lui altre due donne, presenti durante la colluttazione, risulterebbero denunciate per favoreggiamento", scrive in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, definendo l'episodio "inaccettabile". E annuncia: "Come istituzione, siamo pronti a costituirci parte civile, al fianco della famiglia di Davide, nei procedimenti giudiziari che ci saranno contro l'aggressore. La violenza - purtroppo le cronache di queste settimane estive, in giro per l'Italia, sono piene di situazioni analoghe - non è mai la soluzione per risolvere eventuali controversie. Chi la usa, in modo leggero e indiscriminato, commette un reato. E per l'aggressore di Davide mi auguro che ci sia una pena esemplare. Desidero inviare la sincera solidarietà della Regione alla famiglia Ferrerio e gli auguri di pronta guarigione al ventenne bolognese, pregando affinché questa brutta storia possa avere un epilogo positivo. La Calabria è la terra della bellezza e dell'accoglienza, e un delinquente non può sporcare l'immagine della nostra Regione". 

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