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Giovedì, 28 Marzo 2024
Editoria

Caos Rcs: 800 esuberi e 10 periodici venduti

I giornalisti proclamano lo stato di agitazione dopo l'annuncio del gruppo del Corriere della Sera. Nella "ristrutturazione imposta dalla crisi del mercato pubblicitario" c'è anche lo spostamento delle sedi di via Solferino

MILANO - La crisi economica colpisce uno dei maggiori gruppi editoriali italiani. Rcs ha infatti annunciato 800 esuberi, 640 in Italia, e la riduzione del 10% dei compensi ai vertici dell'azienda. A comunicare le intenzioni di Via Rizzoli è stato l'amministratore delegato Pietro Scott Jovane, insieme con il capo del personale, al Cae (Comitato aziendale europeo).

Saranno vendute, o chiuse, dieci testate del gruppo, mentre le sedi storiche di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport saranno spostate, a Milano, da via Solferino a Crescenzago.

Saranno messe in vendita dieci testate periodiche, che rappresentano circa il 20% del fatturato di Rcs periodici: si tratta di A, Brava casa, Astra, Max, Ok Salute, l'Europeo, Visto, Novella 2000, Yacht & Sail e il polo dell'enigmistica. Se nessuno si farà avanti per acquistarli, questi periodici saranno chiusi, ha fatto sapere una fonte. Complessivamente le dieci testate dovrebbero occupare attualmente, direttori esclusi, circa 90 giornalisti, oltre ai grafici. L'obiettivo complessivo del piano di tagli e ridimensionamenti è di risparmiare circa 80 milioni sui cento annunciati a dicembre.

I dipendenti del gruppo sono complessivamente 5mila. L'azienda non ha annunciato nel dettaglio le ricadute dei previsti tagli a livello delle singole divisioni e non ha neanche specificato quale sarà l'impatto sul personale giornalistico e non. All'incontro è stato dunque comunicato che saranno ridotti del 10% i compensi del presidente Angelo Provasoli, dell'amministratore delegato Pietro Scott Jovane e dei collaboratori diretti: una decisione presa dai vertici a fronte dei sacrifici richiesti all'azienda.

In un comunicato pubblicato sul Corriere della Sera in edicola martedì 12 febbraio, il Comitato di redazione ha espresso la preoccupazione per "un attacco inaudito e inaccettabile da parte dei vertici di questa azienda". Per questo, "l’assemblea dei giornalisti del Corriere della Sera ha affidato al comitato di redazione un pacchetto di 10 giorni di sciopero da gestire nei prossimi giorni in funzione del negoziato che si aprirà con l’azienda".  

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