Recuperato il relitto del peschereccio naufragato con 700 migranti a bordo
Il relitto sarà trasportato nella rada di Augusta e collocato in una tensostruttura refrigerata, lunga 30 metri. E' a questo punto che inizieranno le operazioni di recupero delle salme
E' stato agganciato a 370 metri di profondità il relitto del peschereccio che si inabissò il 18 aprile 2015, con circa 700 migranti stipati a bordo sollevato dal fondale marino verso la superficie attraverso il modulo di recupero installato a bordo della nave "Ievoli Ivory".
In particolare, informa la Marina militare, sulla nave "San Giorgio", che sta fornendo la protezione a tutto il dispositivo navale, è imbarcata oltre al personale del Gruppo Operativo Subacquei della Marina, una squadra di Vigili del Fuoco che ha il compito di effettuare i primi rilievi sul relitto e anticipare le informazioni utili alle squadre pronte a terra.
Il relitto sarà quindi trasportato nella rada di Augusta e collocato all`interno di una tensostruttura refrigerata, lunga 30 metri. E' a questo punto che inizieranno le operazioni di recupero delle salme dal relitto da parte del personale del Corpo dei Vigili del Fuoco e successivamente dal personale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.
I corpi saranno esaminati da esperti sanitari di varie università coordinati dalla dott.ssa Cattaneo del Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense (Labanof), per risalire all'identità dei corpi.