Il reddito di cittadinanza e la truffa dei documenti falsi
Carte d'identità contraffatte per chiedere il sussidio: due casi segnalati a Milano negli ultimi giorni. A Genova arrestato uno spacciatore che usava i soldi per procurarsi la droga
Si è presentato all'ufficio postale per formalizzare le pratiche per richiedere il reddito di cittadinanza, ma il suo documento di identità è risultato contraffatto. La dipendente delle Poste di via Marcona, a Milano, insospettita dal documento ha infatti voluto vederci chiaro e avvisare la polizia, che è subito intervenuta.
Una volta davanti agli agenti, il 51enne ha deciso di confessare e ha spiegato di essersi procurato il documento proprio perché gli serviva per richiedere il reddito di cittadinanza con un nome diverso dal suo. L'ultima prova è arrivata poi dalla Scientifica della Questura, che ha confermato che la carta d'identità non era valida: a quel punto per l'uomo, un cittadino italiano di 51 anni, sono scattate le manette.
La stessa sorte pochi giorni fa era toccata a un 32enne. Anche per lui copione identico: pratica per il reddito di cittadinanza inoltrata con un documento falso, occhio della dipendente delle Poste troppo attento e manette.
I soldi del reddito di cittadinanza per comprare droga da spacciare
Un furbetto del reddito di cittadinanza è stato smascherato a Genova dove i carabinieri hanno arrestato quattro persone indagate a vario titolo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti aggravato e continuato.
Uno degli arrestati percepiva illecitamente il sussidio che reinvestiva per acquistare lo stupefacente da spacciare. Durante le perquisizioni i carabinieri hanno trovato anche due pistole a tamburo detenute illegalmente, di cui una rubata, e 350 proiettili dello stesso calibro delle armi.
Con l’ordinanza di applicazione della misura cautelare il Gip ha anche disposto la sospensione del reddito di cittadinanza percepito illecitamente.