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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Firma anche tu": la bufala del referendum su WhatsApp

Si tratterebbe di un fantomatico "referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni"

Il messaggio arriva su WhatsApp: è un invito a firmare "presso l'ufficio segreteria o anagrafe del vostro comune di residenza" la proposta di un referendum popolare "sulla legittima difesa della casa e dei beni". L’obiettivo è di aumentare le pene per chi viola il domicilio e "negare il risarcimento delle eventuali lesioni causate al ladro o agli eredi in caso di morte ladro". 

Anche se il tema è tornato d'attualità, con i contrasti nella maggioranza per modificare il codice penale proprio sulla legittima difesa, si tratta di una bufala. La nostra Costituzione, infatti, non prevede che l’istituto del referendum possa essere utilizzato per proporre leggi.

Nessun referendum, dunque, anche se nel 2013 l'Italia dei Valori presentò una proposta di legge popolare per la libertà di difendersi in caso si venga aggrediti nella propria abitazione o negozio: raccolse 160mila firme. Ma una proposta di legge - che non è un referendum - non vincola in alcun modo il Parlamento ad approvare una riforma del genere.

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