Vuoi cambiare il canone Rai? Il governo propone un referendum
Nel giorno in cui i dipendenti Rai scioperano contro i tagli, il sottosegretario alle Comunicazioni Giacomelli lancia l'idea: "Sul futuro della Rai dobbiamo aprire una grande consultazione"
ROMA - "Sul futuro della Rai dobbiamo aprire una grande consultazione in tutto il Paese. Stiamo lavorando per trovare la formula più adatta per consentire la più ampia partecipazione". Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni, lancia la proposta del governo dalle pagine de Il Messaggero: riformare il servizio pubblico con l'aiuto e le idee dei cittadini.
Nel giorno in cui i dipendenti Rai scioperano contro i tagli per 150 milioni di euro (tutti a eccezione dei giornalisti), si torna a parlare di sottrarre Viale Mazzini alle logiche di partito che l'hanno finora amministrata e per enfatizzare la sua vocazione di servizio pubblico.
La modalità potrebbe essere la stessa adottata per la riforma della pubblica amministrazione, vale a dire una consultazione online dove gli utenti potranno scrivere le proprie idee su come modificare il canone, la governance e gli obiettivi aziendali. Ma in ballo c'è anche la chiusura o il ripensamento delle sedi regionali, ma anche l'organizzazione dei contenuti tra tre canali generalisti e una selva di canali di nicchia.
La proposta di Antonello Giacomelli arriva prima che nel maggio 2016 scada la convenzione Stato-Rai. Al momento si sa solo che per la prima volta l'accordo non sarà rinnovato per vent'anni, ma per dieci.
