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Martedì, 5 Dicembre 2023
Gli scenari

Turismo, le regioni e le spiagge da "tutto esaurito" nell'estate 2021

"Per la prossima stagione turistico-balneare iniziano ad arrivare i primi segnali positivi con indicazioni di sold out in molte regioni costiere italiane" secondo una prima indagine di Federbalneari Alberghi. Sardegna, Puglia, Lazio, Liguria: quali sono i territori che puntano realisticamente al sold out

Il settore dei balneari spera in un'estate da tutto esaurito. E per la prossima stagione arrivano già indicazioni di sold out in molte regioni costiere italiane. Scenari, ipotesi, prospettive: solo da giugno in avanti, con i primi veri arrivi e con i dati del contagio più chiari dopo un mese di riaperture, sarà possibile comprendere che estate 2021 ci attende sul fronte turistico. Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, il decreto legge sulle riaperture rinvia alle disposizioni regionali (ordinanze balneari e sanitarie) dello scorso anno o eventualmente a quelle già emanate dalle regioni nel corrente anno. Si decide su base locale.

Le regioni "sold out" per l'estate 2021

"Per la prossima stagione turistico-balneare iniziano ad arrivare i primi segnali positivi con indicazioni di sold out in molte regioni costiere italiane: per questo è importantissimo che si acceleri l’iter per il green pass vaccinale, che consentirà gli spostamenti tra paesi dell’Unione europea e che potrà salvare l’estate degli stranieri in vacanza in Italia, un settore che vale 11,2 miliardi per il sistema turistico nazionale": è ciò che emerge da una prima indagine di Federbalneari Alberghi, associazione di categoria del turismo alberghiero del mare aderente a Federbalneari Italia. "Nonostante il panorama non sia ancora omogeno e il nostro paese stia perdendo quote di mercato stagionali e flussi turistici internazionali – afferma Federbalneari – ci sono ottimi segnali di prenotazioni domestiche per i mesi di luglio e agosto che lasciano presagire una stagione intensa per le strutture turistico-ricettive nelle località balneari, che iniziano a scaldare i motori".

In pole position la Sardegna, che secondo la federazione di imprenditori del settore "ha prospettive di prenotazioni fra luglio e agosto, mentre i mesi da aprile a giugno, quelli che erano prediletti dagli stranieri, al momento sono considerati quasi bruciati dagli operatori del comparto. La Puglia, nonostante sia tra le mete più gettonate dal turismo incoming, sconta il deficit dei collegamenti aerei, anche se le notizie che vengono dal settore fanno prevedere una crescita esponenziale e una visione turistica di sistema mare già pronta per la prossima estate".

Come sarà l'estate 2021 

Ci sogno segnali di "tutto esaurito" che arrivano anche dall'Emilia Romagna. Stando all'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, "non appena ci saranno le condizioni le nostre città e località si riempiranno di turisti. Lo dico perché - ha precisato - ho degli elementi e dei numeri. In luglio e agosto ci sarà il tutto esaurito sia sulla Riviera che sull'Appennino, soprattutto di turisti italiani". 

In Liguria prenotazione dei classici turisti italiani "affezionati" per quanto riguarda le prenotazioni stagionali. Da maggio qualche prenotazione da svizzeri e tedeschi. Gianmarco Oneglio, presidente FIBA (Federazione Italiana Imprese Balneari) Confesercenti Liguria, spiega che il mondo balneare si sta preparando ad un'ennesima stagione di incertezze: "Ormai le nostre prenotazioni sono tutte 'salvo covid', quindi si può disdire anche all'ultimo. Stiamo continuando a fare opere di manutenzione ordinaria, ripascimenti e pulizie generali delle spiagge".

Nel Lazio si segnalano prezzi in crescita anche fino al 40% per le case vacanza nelle località più frequentate del litorale laziale, e villini di pregio già prenotati prima di Pasqua per i mesi estivi. Buona parte delle prenotazioni avvenute finora sul litorale laziale, spiegano agenzie di affitti e associazioni alberghiere e dei balneari, viene dall'Italia. Tra le località balneari più ricercate quelle del basso Lazio: San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga e Sabaudia. A Ostia tutti in spiaggia dal 15 maggio, con varie novità in vista di un'estate diversa dal passato, con 23 varchi.

Secondo il presidente di Federbalneari Italia Marco Maurelli, ci sono criticità da risolvere:  "Ci aspettiamo da parte del ministro del turismo Massimo Garvaglia una forte accelerazione sul documento speciale a livello europeo, che consentirà spostamenti internazionali a prova di Covid. Il green pass, infatti, ci consentirà di essere competitivi a livello europeo, soprattutto nei confronti di quei paesi che si stanno già muovendo in questa direzione: in primis la Grecia, vera e propria promotrice dell’iniziativa, ma anche Spagna, Croazia, Austria, Polonia, Danimarca, Estonia e Finlandia".

In Abruzzo gli hotel sono pronti alle riaperture ma, come spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, "va bene che gli italiani si possano muovere da una regione all’altra. Avere la maggior parte delle regioni in giallo e potere andare da una all’altra ci consente di immaginare una ripartenza. Almeno per il turismo interno ma non è affatto così per quello straniero. Purtroppo continuiamo ad avere quei 5 giorni di quarantena sui turisti europei e quei 15 sugli americani", che rendono complesso lo scenario.

Il grande rischio è una stagione "ristretta", con grandi numeri nei soli mesi di luglio e agosto: troppo poco perché un settore possa tornare a sorridere.

Le regole per mare e spiaggia

Anche questa estate, la seconda in tempo di pandemia covid, si andrà al mare seguendo le linee guida anti-Covid. Con le spiagge che si stanno già riempiendo, in molti si chiedono quali siano le regole da seguire al mare in questo momento in cui le riaperture sono sempre più vicine. In seguito ai dubbi emersi per la mancanza di riferimenti espliciti nel testo ufficiale del decreto sulla data di riapertura e sulle modalità operative di questo settore, il presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) Antonio Capacchione in una circolare ai soci, scrive che "per quanto riguarda gli stabilimenti balneari il decreto legge sulle riaperture rinvia alle disposizioni regionali (Ordinanze balneari e sanitarie) dello scorso anno o eventualmente a quelle già emanate dalle Regioni nel corrente anno. Né al momento risultano esserci disposizioni limitative o impeditive delle nostre attività".

"In definitiva, in assenza di Ordinanze regionali impeditive o limitative, - aggiunge - al momento è consentita l’attività di balneazione secondo le modalità operative dello scorso anno". Quindi, "fatto salvo eventuali ulteriori provvedimenti o chiarimenti amministrativi - sintetizza l'imprenditore - l’attività di balneazione risulta essere disciplinata dalle Ordinanze regionali vigenti nel mentre quelle accessorie (somministrazione, ristorazione, piscine, ecc.) sono, invece, disciplinate dal decreto legge del 22 aprile 2021 sia in ordine agli orari che alle modalità operative".

Inoltre "non esistono limitazioni per l’accesso alle spiagge. Per questi motivi, l’ultimo decreto del governo non contiene una data di riapertura delle spiagge: in quanto non esiste una legge che le chiuda. Per farla semplice, le spiagge sono aperte, di conseguenza gli operatori si possono attivare", ha chiarito inoltre il ministro del Turismo Massimo Garavaglia in merito ai tempi di riavvio dell’attività dei balneari, dopo la pubblicazione del dl in Gazzetta ufficiale.

"Non c'è mai stata una vera e propria chiusura delle spiagge"

"Non c'è mai stata una vera e propria chiusura delle spiagge e quindi noi possiamo riaprire sulla base delle ordinanze del 2019. Praticamente dal primo di maggio per noi in Liguria inizia la stagione balneare, saremo quasi tutti operativi magari non proprio tutti ma contiamo di esserlo entro i primi 15 giorni del mese prossimo" dice all'Adnkronos Enrico Schiappapietra, presidente regionale ligure del Sib, il sindacato dei balneari, facendo il punto sulle regole in vista delle riaperture.

"L'anno scorso - sottolinea - abbiamo applicato i protocolli condivisi dalle categorie che prevedono i 10 metri quadrati ad un ombrellone, un metro e mezzo di distanza fra un lettino e l'altro e il metro di distanza sociale in spiaggia per poter stare senza la mascherina. Con queste regole l'anno scorso abbiamo fatto i tre mesi estivi senza che ci fosse neanche un cluster covid in nessuno dei 1250 stabilimenti della Liguria. Quindi ripartiamo da queste regole anche quest'anno".

"E' evidente - conclude Schiappapietra - che cambia il fatto che quest'anno ci saranno in più le vaccinazioni. Se le condizioni dovessero migliorare probabilmente la Regione ci consentirà anche qualche piccola modifica ma per noi la cosa più importante è essere luoghi sicuri e covid free e ci auto regoliamo per evitare qualsiasi inciampo durante la stagione".

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