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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Renzi, instancabile rottamatore: contro ex Pci e sindacati

Addio alla vecchia dirigenza e ai sindacati: "Fine di un gruppo dirigente". D'Alema dice che darà battaglia e dalla Cgil arriva la richiesta di 'rispetto'. Intanto i social network impazzano

"Ora tocca a noi guidare il partito, noi che quando cadeva il muro di Berlino facevamo le medie" con queste parole il nuovo segretario del Partito Democratico ha sottolineato sin dal suo primo discorso, la discontinuità tra la sua squadra e chi aveva guidato il partito sino ad ora. Una nuova era che non gira le spalle al passato ma che ha deciso di respirare aria di rinnovamento. Il tutto con il supporto dei due milioni e mezzo di italiani che hanno espresso la preferenza per lui.

La lunga la lista dei 'rottamati' dall'ex sindaco di Firenze comprende il mondo della sinistra legata all'ex Pci. "Questo voto non è la fine della sinistra. È solo la fine di un gruppo dirigente". Ma cambiamento significa anche dimenticare il vecchio bicameralismo perfetto e il vecchio sistema proporzionale: "Abbiamo mandato di traverso lo spumante a quelli che avevano brindato per la sentenza della Consulta, per la vittoria del proporzionale" dice Renzi che subito ha interpretato la sua vittoria come salvaguardia del bipolarismo.

Ma quel gruppo dirigente che il nuovo segretario vuole rottamare non si dà per vinto: "Non ci sarà alcuna scissione. Ma se dovessero crearsi determinati presupposti, siamo pronti a dare battaglia, come, del resto, prevede il nostro modo di intendere la politica, la nostra cultura, la nostra tradizione di lotta" afferma Massimo D'Alema, che dall'inizio della discesa in campo di Renzi gli aveva fatto fronte avverso con i rappresentanti della vecchia dirigenza, che a questo turno sono stati rappresentati da Gianni Cuperlo.

Rottamazione anche per i sindacati, già da tempo nel mirino di Renzi che li aveva definiti "pieni di soldi" senza che "tutelino i giovani". Arriva pronta la risposta della segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso che scrive direttamente al nuovo numero uno del Pd: "Se vorrai e se saprai rispettarne il ruolo di rappresentanza di lavoratori e pensionati, troverai in noi un interlocutore forte, autonomo, propositivo che saprà dialogare ed esprimere sempre con trasparenza e chiarezza le divergenze come il consenso".

Intanto i social network impazzano: hashtag del giorno #primariePd e #renzi, da cui fioccano i complimenti e le critiche per il nuovo segretario. Arriva anche #cambiaverso, che esprime ottimismo per i risultati del voto alle primarie. C'è però anche chi ironizza sulla storia politica di Renzi, ex democristiano, chi dichiara la morte del comunismo e chi dice che è arrivato il momento di "abolire le feste dell'unità".

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