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Venerdì, 19 Aprile 2024
Puglia

Renzi nel Gargano alluvionato: "Non vi lasceremo soli"

Il premier ha sorvolato le aree sommerse dal fango per rendersi conto della situazione. "Ci ha riferito di essere rimasto stupito della distruzione che ancora c'è a pochi metri dal mare. Speriamo ci venga concesso lo stato di calamita perché qui, oltre al dispiacere per i due morti, c'è preoccupazione per la ripresa economica", dicono gli albergatori

"È stato gentile, ci ha dato coraggio, ha detto che non ci lascerà soli e per noi è importante sapere che lo Stato c'è". A parlare è uno dei cittadini di Peschici che ha stretto la mano al presidente del Consiglio Matteo Renzi, arrivato stamattina intorno alle 10 in paese.

L'intera area del Gargano è stata colpita da violente piogge nei giorni scorsi: la devastante furia di acqua e fango ha distrutto diverse strutture turistiche della baia. Il premier è stato nella sede del Comune per un tavolo tecnico con i rappresentanti degli enti locali. Prima Renzi ha sorvolato le aree sommerse dal fango per rendersi conto della situazione. "Ci ha riferito di essere rimasto stupito della distruzione che ancora c'è a pochi metri dal mare. Speriamo ci venga concesso lo stato di calamita perché qui, oltre al dispiacere per i due morti, c'è preoccupazione per la ripresa economica", dicono gli albergatori.

Renzi si è fermato a parlare anche con Lorenzo Lopane, un peschiciano di 98 anni che ha voluto salutare il premier: "Mi ha fatto gli auguri di tanta salute", ha dichiarato entusiasta il quasi centenario.

"La lotta contro il dissesto idrogeologico dev'essere la prima battaglia da fare. I miliardi ci sono ma dobbiamo combattere contro cause storiche. Noi sul dissesto lavoreremo sempre di più con presidenti delle Regioni ma è chiaro che questo deve accompagnarsi con la gestione nell'immediato". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Peschici, nel foggiano, incontrando i sindaci delle zone del Gargano devastate dall'alluvione dei giorni scorsi.

Renzi ha fatto sapere che "in settimana" è attesa "la chiusura delle procedura per la proclamazione dello stato di emergenza".

"Il Governo farà la sua parte ma questo non basta: per rialzarsi e ripartire la popolazione deve dire va bene, ci siamo. Perché avete la forza, le qualità per voltare pagina per voi stessi". Con queste parole il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha incitato albergatori e cittadini di Peschici, cittadina in provincia di Foggia che la scorsa settimana è stata colpita da un alluvione.

L'alluvione della scorsa settimana ha non solo ridotto la baia di Peschici in una immensa pozzanghera di fango che ha inghiottito camper, tende, e tensostrutture ma ha anche ucciso due persone: Antonio Facenna e Vincenzo Blenx. "Sono vicino alle famiglie delle due vittime, a loro va il mio pensiero commosso", ha detto.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è poi andato a Taranto per incontrare in prefettura i rappresentanti dei lavoratori dell'Ilva e i rappresentanti locali di Confindustria e delle istituzioni. Al suo arrivo il premier è stato contestato da un gruppo di cittadini del movimento "cittadini liberi e pensanti", i quali chiedevano di partecipare con un loro rappresentante all'incontro perché "non si sentono rappresentati dai sindacati confederali e dal sindaco". I contestatori lamentavano anche la scarsa attenzione del governo all'emergenza sanitaria e ambientale a Taranto.

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