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Sabato, 20 Aprile 2024
SICUREZZA

Strage al tribunale di Milano, Renzi: "Stop alla diffusione delle armi"

Il premier: "Quello che è accaduto ci chiama ad un impegno contro la proliferazione delle armi e ad immaginare un diverso modello di tutela". A Milano lutto cittadino per l'ultimo saluto alle vittime

"Quello che è accaduto al tribunale di Milano ci chiama ad un impegno contro la proliferazione delle armi e, nella difesa delle strutture giudiziarie, ad immaginare un diverso modello di tutela per la giustizia e le istituzioni". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico della scuola unica di intelligence. 

Il premier, intanto, è atteso oggi pomeriggio al Palazzo di giustizia di Milano dove, a partire dalle 16, verrà allestita la camera ardente del giudice Fernando Ciampi e dell'avvocato Lorenzo Claris Appiani, due delle tre persone rimaste uccise nella sparatoria avvenuta giovedì scorso.  

Intenzione di Renzi è quella di incontrare i familiari delle vittime. Mentre domani il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà alle esequie di Stato, che saranno celebrate alle 16 al Duomo. A quanto si apprende, nelle ultime ore il premier ha inoltre voluto incontrare sei carabinieri - due di Vimercate, uno che era a Brugherio, uno della centrale operativa di Milano, uno che era in tribunale - che hanno consentito la cattura di Giardiello, autore della sparatoria dei giorni scorsi al tribunale di Milano.

LUTTO CITTADINO - Il Comune di Milano ha reso noto che domani mercoledì 15 aprile, in occasione dei funerali delle persone uccise, a Milano sarà lutto cittadino. A Palazzo Marino e in tutte le sedi comunali le bandiere saranno a mezz'asta. Il Sindaco invita la cittadinanza a osservare un minuto di silenzio in concomitanza con l'inizio dei funerali.

Intanto è polemica sulle nuove regole sulla sicurezza entrate in vigore dopo la strage. Oggi, davanti al tribunale di Napoli, è stata un'altra giornata di passione a causa delle file chilometriche di dipendenti e avvocati in coda ai tornelli. E non sono mancati momenti di tensione: un gruppo di avvocati ha prima bloccato via Grimaldi, uno dei tre accessi al tribunale, e poi ha tentato di sfondare il varco d’ingresso protetto da una vetrata.

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