Negozio travolto dall'alluvione riapre in tempi record: "Grazie a chi ci ha aiutato"
Antonella e Sahbi, che avevano aperto il negozio solo due mesi fa, ce l'hanno messa tutta e in 8 giorni hanno tirato su le serrande
Riaprono oggi in tempi record. Hanno aspettato che arrivasse il carico di carne per riassortire il banco e tornare, il prima possibile, alla normalità. "L'angolo della carne" si trova a Cesena, proprio nel cuore del ciclone, in via IV Novembre, una delle ultime vie in città che ha riaperto al traffico. Ma Antonella e Sahbi, che avevano aperto il negozio solo due mesi fa, ce l'hanno messa tutta e in 8 giorni hanno tirato su le serrande.
"Noi siamo stati colpiti due volte - spiega Antonella - sia a casa, perchè abitiamo vicino al Pisciatello esondato martedì pomeriggio, che a lavoro, qui in via IV Novembre. C'era mio marito in negozio in quel momento. La macchina l'aveva portata via e aveva staccato l'impianto elettrico, ma stava mettendo a posto delle cose quando ha visto entrare l'acqua dal fiume. Ci aspettavamo qualche centimetro e invece era come se qualcuno avesse aperto un idrante contro la porta del negozio".
"Nemmeno se avessimo posizionato i sacchi davanti al negozio sarebbe servito a qualcosa" dice la donna. "Sono entrati 70 centimetri di acqua e fango, invadendo il bancone, spaccando una vetrinetta, e mandando in malora sia tutto il materiale per gli imballaggi che tutta la merce esposta nella parte bassa. Mio marito è scappato di corsa verso via Ciro Menotti per mettersi in salvo; nel frattempo l'acqua si è riversata nei garages sotterranei e ha allentato la sua furia. A 50 metri da noi, infatti, c'era la Cesena di sempre, senza allagamenti".
Ma se al negozio l'acqua dilagava, nello stesso momento non andava molto meglio a casa della coppia di imprenditori. "In casa, per fortuna, abbiamo avuto solo una decina di centimetri di acqua - continua Antonella - ma con l'acqua fuoriuscita dal Pisciatello abbiamo perso il frigo, la lavastoviglie, la lavatrice. Di roba ne abbiamo buttata via tantissima. Per fortuna grazie alla mia famiglia e agli aiuti di Artexplora siamo riusciti a ricomprare i beni primari e rimettere a posto".
"Prima abbiamo pulito la casa dal fango, poi siamo venuti al negozio" racconta. "Con noi una trentina di ragazzi che non sappiamo nemmeno chi sono, poi i compagni di scuola di mia figlia che vanno alla media di Calisese e abitano a Macerone, e poi altre famiglie amiche che, al momento del bisogno, non si sono risparmiate un attimo. Il più piccolo spalatore è stato Riccardo di 10 anni con una forza incredibile. Dobbiamo ringraziare il grande cuore di tutti. Anche la Kebabberia Istanbul e Ristopizza che hanno sempre portato da mangiare gratis ai volontari e a noi. Sono stati veramente incredibili. Io appena ho visto il disastro nel negozio ho pensato, rassegnata, che ci sarebbe voluto almeno un mese per riaprire. E invece grazie al lavoro di tutti, oggi, a meno di una decina di giorni dal disastro riapriamo. Ce l'abbiamo fatta. Stanotte per la prima notte dormirò più tranquilla".