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Giovedì, 25 Aprile 2024
Bologna

La ragazza di 22 anni che beve del detersivo per salvarsi dalla schiavitù di una famiglia

Attirata in Italia con la promessa di un matrimonio, la giovane era stata segregata in casa e costretta a una vita di violenze e privazioni. In manette 4 persone, tutte dello stesso nucleo familiare. I fatti a Pianoro Vecchio, nel Bolognese

Era stata attirata in Italia sotto la falsa promessa di matrimonio, ma ad attenderla c'era una vita fatta di vessazioni e angherie. Un destino a cui lei però ha deciso di ribellarsi fin da subito. Anche a costo di rischiare la vita. La squadra mobile di Bologna ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone di Pianoro Vecchio, appertenenti allo stesso nucleo familiare, ritenute gravemente indiziate di aver sequestrato e ridotto in schiavitù una ragazza serba di 22 anni. Privata dei suoi documenti e del cellulare, la 22enne veniva sistematicamente picchiata con calci e pugni e controllata anche quando andava in bagno. La stessa famiglia che l'aveva convinta a venire in Italia avrebbe voluto avviarla alla prostituzione e all'accattonaggio per farsi restituire i 400 euro del viaggio. Questo almeno era il pretesto.

In carcere sono finiti una 37enne del Kosovo, i suoi due figli, e il compagno della donna, un cittadino rumeno di 36 anni. Altri due bambini, figli della coppia, sono stati portarti in una comunità per minori.

Pianoro Vecchio: la giovane attirata in Italia e ridotta in schiavitù

Tutto avrebbe avuto inizio quando la 22enne ha conosciuto sui social uno dei due ragazzi finito in carcere, di 19 anni, e se ne sarebbe invaghita al punto di lasciare la serbia per andare con lui. La famiglia del giovane aveva promesso di pagarle il viaggio, sebbene i genitori di lei, in un contesto familiare molto povero, fossero contrari alla trasferta.

Non appena la giovane ha messo piede in Italia si è resa conto dello sbaglio che aveva fatto. La sua "nuova famiglia" si è appropriata della sua vita. La realtà della giovane è diventata un'altra, fatta di privazioni e lavoro. Come le pulizie di casa, imposte dalla futura nuora come 'messa in prova'. 

Nel breve periodo della "prigionia", durato una decina di giorni, alla ragazza erano stati anche tagliati i viveri: poteva mangiare solo una volta al giorno tanto che era arrivata a pesare 45 kg. Il vice-questore aggiunto della Mobile, Elena Jolanda Ceria, ha spiegato in conferenza stampa che la ragazza, disperata, "a un certo punto ha pensato di ingerire una sostanza che lei pensava fosse candeggina", ma che invece era detersivo per lavatrice. Colta da fortissimi dolori la 22enne è stata portata al pronto soccorso "ed è lì che ha parlato e ha consentito alla polizia di iniziare l'attività investigativa che ha confermato completamente il suo racconto". 

L'ordinanza di custodia cautelare è stata disposta dal Gip Domenico Truppa su richiesta del pm Roberto Ceroni. La famiglia in arresto viveva in un casa popolare di Pianoro Vecchio, alle porte di Bologna.

Il vice-quesore ha spiegato che "la situazione per gli arrestati è aggravata dal fatto che sono state registrate anche delle minacce dei tentativi di ritorsione in Serbia, alla famiglia di origine della ragazza", per il suo continuo rifiuto di intraprendere l'attività di meretricio. Ora tutta la famiglia è in carcere, a disposizione dell'autorità giudiziaria. 

Il racconto: "Disperata ha ingerito del detersivo pensando fosse candeggina" | Video

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