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Giovedì, 25 Aprile 2024
Lo sfogo

Rifiuta lavoro da 5 euro l'ora: "Non vi faccio da serva". Lo sfogo è virale

La denuncia viene da una ragazza di Cerenova, località costiera del litorale romano. Secondo la lavoratrice una pasticceria le avrebbe proposto un finto contratto part-time per farla lavorare in realtà 200 ore al mese per una paga da fame

Nell'Italia della retorica degli imprenditori che non trovano lavoratori le storie come quella di Sara non sono poche. Sono generalmente silenziose, ma a volte, anche grazie alla viralità dei social, riescono ad assumere una portata nazionale che porta a riflettere su cosa è diventato, in alcuni settori, il mercato del lavoro nel nostro Paese. 

I fatti: Sara è una ragazza di trent'anni che cerca lavoro come cameriera. Incontra l'offerta di lavoro di una pasticceria del suo Paese. Siamo a Cerenova, sul litorale romano e il locale è molto frquentato. Il contratto proposto è un part-time, poco più di 8mila euro l'anno per un lavoro di 4 ore al giorno. Tutto ok quindi?

A quanto pare no, secondo le parole della ragazza che parla di: "un lavoro 6 giorni su 7, festivi e domeniche incluse, sette ore e mezza al giorno per uno stipendio di 1.000 euro per un totale di circa 200 ore al mese. Ovviamente straordinari non pagati idem i festivi, sia chiaro. Già da qui si può intuire molto. Quasi 5 euro l'ora". Si intuisce facilmente da quanto scrive che, il resto delle ore non previste dal contratto, dovrebbero esserle retribuite in nero. E retribuite molto poco: una modalità che per molti lavoratori della ristorazione è purtroppo una prassi. 

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Il post di Sara-2

La ragazza poi non esita a elencare le proibitive condizioni lavorative: non esistono pause, non c'è tempo nemmeno per andare in bagno, fino al pranzo negato, chiudendo con un liberatorio: "Questo è sfruttamento". 

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Infine l'appello politico, in uno scenario pieno di imprenditori che si lamentano di non trovare personale soprattutto nella ristorazione: "Iniziate a pagare i dipendenti come si deve e vedrete che fila fuori i vostri locali. Ovviamente io il contratto l'ho rifiutato, nonostante abbia bisogno di lavorare, ma alla soglia dei quasi 30 anni sono davvero stufa di fare la serva". 


 

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