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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

In sciopero della fame contro i rifiuti: è emergenza discariche in Sicilia

Discariche aperte e chiuse ad intermittenza, cassonetti stracolmi, autocompattatori sempre in viaggio per centinaia di chilometri in giro per la Sicilia con una lievitazione dei costi. I vertici dell'Anci siciliana avvertono: "Siamo pronti anche a gesti clamorosi"

"Ancora una volta sulla gestione dei rifiuti e sul sistema di regole da applicare, si gioca una partita in cui non ci sono vincitori ma solo sconfitti: i siciliani. Come per il sistema idrico integrato anche per i rifiuti assistiamo a logiche da Terzo Mondo. Si apre la stagione turistica e anzichè attrezzarci di infrastrutture, servizi e attrazioni di varia natura, in Sicilia 'si studia' per lasciare un ricordo indelebilmente negativo, per riproporre ai cittadini la vergogna di servizi non degni di un paese occidentale e per fare esplodere un'emergenza che oggi è diventata di carattere igienico-sanitario". E' l'atto di accusa di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell'Anci Sicilia.

Ieri il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo ha iniziato lo sciopero della fame contro la proroga decisa della Regione della maxi discarica aperta alle porte della cittadina del Catanese. Una decisione quella della Giunta Crocetta collegata alla necessità di fronteggiare l'emergenza rifiuti. I vertici dell'associazione siciliana dei sindaci avvertono: "Siamo pronti, oggi, anche a gesti clamorosi pur di vedere affermata una qualunque scelta che consenta di superare questa continua emergenza e che possa restituire ai cittadini e anche ai turisti, una qualita' dei servizi essenziali degni di uno Stato civile".

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Discariche aperte e chiuse ad intermittenza, cassonetti stracolmi "in ogni angolo delle città, autocompattatori sempre in viaggio per centinaia di chilometri in giro per la Sicilia con una lievitazione dei costi che i sindaci sono costretti a far gravare sempre sulle spalle dei cittadini". Mesi e anni di "balletti e scambi di responsabilita' tra Roma e Palermo", continuano Orlando e Alvano, tra il governo nazionale e il governo regionale, "in un infinito scontro tra commissariamento si' e commissariamento no, tra chiusura delle discariche e apertura in deroga ad ogni norma di legge, tra termovalorizzatori si' e termovalorizzatori no e, non da ultimo, tra inchieste e scandali di ogni tipo". Concludono: "Siamo stanchi di questo spettacolo insopportabile che pesa interamente sui cittadini e le cui responsabilita' non possono gravare interamente sugli amministratori locali".

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