Sì alla riforma del catasto, aumentano però i prezzi delle sigarette
Ok del Consigli dei Ministri: le valutazioni saranno non più in base ai vani ma ai metri quadrati. Dall'aumento delle sigarette di fascia bassa si stima un introito di 200 milioni
La riforma del catasto muove i suoi primi passi ma ci vorrà ancora tempo prima che prenda forma definitiva ed entri in vigore.
Ci vorranno almeno cinque anni per vedere i primi effetti della riforma, con la quale le valutazioni catastali saranno fatte non più a partire dai vani ma contando i metri quadrati, con il censimento di 66 milioni di immobili italiani (più la scoperta delle tante case fantasma ignote al fisco), partendo dai valori di mercato rilevati dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate e tenendo conto di posizione e caratteristiche degli immobili.
Sarà anche elaborato un algoritmo per calcolare la rendita, partendo questa volta dai redditi di locazione medi, attraverso appunto una formula matematica che metterà in relazione tutto. Dal Consiglio dei Ministri chiariscono: non ci saranno esborsi aggiunti per i cittadini.
Ma dal Cdm arrivano anche gli aumenti sulle sigarette, con la revisione delle accise in particolare su quelle di fascia bassa. In questo modo, stima il governo, entreranno nelle casse statale circa 200 milioni.