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Giovedì, 25 Aprile 2024
Primo grado

Tragedia di Rigopiano, sei anni dopo arriva la sentenza

I superstiti e i parenti delle vittime chiedono una "sentenza esemplare"

Dopo 15 rinvii, 1.318 giorni dalla prima udienza, giunge a conclusione il processo di primo grado sulla tragedia di Rigopiano, avvenuta poco più di 6 anni fa. Tutti ricordano quel tragico 18 gennaio 2017, quando una valanga travolse il resort di Farindola, provocando la morte di 29 persone. Undici i superstiti. La sentenza è attesa nel pomeriggio.

Rigopiano le vittime

Hotel Rigopiano: gli imputati del processo

Gli imputati, 30 tra amministratori e funzionari pubblici oltre al gestore e al proprietario della struttura, sono accusati a vario titolo dei reati di disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni, falso, depistaggio e abusi edilizi. Tutti hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Il pm, Giuseppe Bellelli, ha chiesto "una sentenza che in nome della Costituzione e del Popolo Italiano affermi il modello di amministratore pubblico che aveva il dovere di prevedere la valanga ed evitare la tragedia".

La condanna più pesante, 12 anni, è stata chiesta per l'ex prefetto Francesco Provolo. Poi ci sono gli 11 anni e 4 mesi per il sindaco, in carica, di Farindola (Pescara), Ilario Lacchetta. Per il gestore dell'hotel, Bruno Di Tommaso, sono stati chiesti sette anni e otto mesi. Per quanto riguarda il depistaggio in prefettura, sono stati chiesti 2 anni e 8 mesi per Daniela Acquaviva e Giulia Pontrandolfo e 2 anni per Giancarlo Verzella.

I superstiti e i parenti delle vittime chiedono una "sentenza esemplare"

"Mi aspetto che sia fatta giustizia – ha dichiarato Giampiero Parete, il cuoco che per primo, quel giorno, lanciò l'allarme -. In che termini non lo so, ma chi ha sbagliato deve pagare. Dal nostro punto di vista le responsabilità ci sono state e spero sia così anche per la legge. Potrei dire qualsiasi cosa, ma il processo si fa in aula. Staremo a vedere. In ogni caso siamo fiduciosi". Nella chiamata ai soccorsi di quel 18 gennaio 2017 disse: "L'hotel non c'è più, c'è stata una valanga", senza poi riuscire più a mettersi in contatto con i soccorritori. Provò così a chiamare un amico, Quintino Marcella, che si attivò immediatamente ottenendo però solo risposte surreali: "I vigili del fuoco ci dicono hanno fatto le verifiche e non è vero nulla. Anche il 118 conferma. Cosa vuole che le dica 'la mamma degli imbecilli è sempre incinta', sarà uno scherzo", si sentì rispondere dalla voce al telefono in prefettura.

"Mi auguro che non vengano fatti sconti, che non ci sia neanche un giorno di sconto rispetto a quanto richiesto dalla Procura. Mi aspetto che sia una sentenza esemplare, per rendere omaggio a chi non c'è più e anche per tutte le altre tragedie che ci sono state, a partire dal crollo del ponte di Genova. Siamo fiduciosi", ha dichiarato Marco Foresta, che nella tragedia di Rigopiano perse entrambe i genitori.

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