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Venerdì, 19 Aprile 2024
Rimini

Viene accusata di riciclaggio, ma a raggirarla era stato il cognato

Vicenda surreale quella che ha per protagonista una 45enne di Rimini

Un calvario giudiziario durato ben 6 anni per una 45enne riminese finita nel mirino della Procura per riciclaggio di denaro. La vicenda inizia nel 2012 quando, durante una vacanza in Trentino con il marito, la donna viene raggiunta dai carabinieri che le notificano un avviso di garanzia senza però specificare di quale reato si trattava. 

La signora, cadendo dalle nuvole e preoccupata per quello che le stava accadendo, si è rivolta agli avvocati riminesi Gilberto Gianni e Massimo Cerbari i quali hanno ricostruito la vicenda che, secondo le accuse, vedeva la 45enne essersi appropriata di 60mila euro e rischiare così fino a 12 anni di carcere. Le indagini difensive, tuttavia, hanno permesso di accertare come, in realtà, a far sparire il denaro era stato il cognato della donna, un promotore finanziaro bolognese, che aveva fatto razzia dai conti correnti dei clienti.

L'uomo, secondo quanto emerso, nel gestire i patrimoni a lui affidati aveva creato dei veri e propri buchi che tentava di colmare attingendo ai conti correnti che doveva curare. Nello specifico l'uomo, fratello del marito della vittima, aveva ricevuto l'incarico di svincolare degli investimenti che servivano alla coppia per mettere su casa ma, invece, aveva procurato il denaro spremendolo dal conto corrente di un cliente bonificandolo direttamente su quello della 45enne facendola così finire nel mirino della magistratura. 

Il promotore, nel frattempo, ha patteggiato e, dopo 6 anni, la Procura di Rimini ha chiesto l'archiviazione per la signora, accogliendo la tesi dei difensori, e il Gip ha quindi deciso per il proscioglimento.

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