Alle elezioni europee per un futuro senza corruzione

A poche ore dal voto alle elezioni europee Libera e Gruppo Abele 'scattano' una fotografia dei candidati con la loro campagna 'Riparte il futuro'. L'appello, lanciato qualche settimana fa dalle associazioni, chiede a chi si candida per il rinnovo del Parlamento europeo di sottoscrivere un impegno concreto contro la corruzione, cruccio dell'Italia, "maglia nera" in Europa.

Il monitoraggio delle associazioni non ha dubbi: su 282 candidati all'Europarlamento provenienti da tutti i paesi dell'Unione che hanno risposto positivamente all'appello mettendoci la faccia appena 83 sono quelli  italiani, il 29,4%. Nella classifica nazionale al primo posto per numero di adesioni figura la lista L'Altra Europa per Tsipras con 22 candidati, pari al 26,5% del totale delle adesioni dall'Italia, seguita dal Partito democratico con 13 adesioni (15,6%). In terza posizione ex aequo Movimento 5 Stelle e Green Italia-Verdi Europei con 11 candidati (13,2%). L'Idv registra  9 adesioni (10,8%), Scelta Europea 7 candidati (8,4%) e il Nuovo Centrodestra-Udc 4 (4,81%). Ultimi posti per Forza Italia, con 3 candidati (3,6%), Lega Nord con due nomi (2,4% ) e Fratelli d'Italia, con l'1,2% e una sola adesione.



Gli impegni chiesti sono semplici: ai candidati italiani è stato chiesto di rendere pubblici curriculum vitae, condizione patrimoniale e reddituale, una dichiarazione sulla loro storia giudiziaria e i potenziali conflitti d'interesse. A tutti invece si chiede l'impegno alla costituzione, se eletti, di un intergruppo contro la corruzione e le mafie che rilanci, attraverso concreti interventi normativi, il contrasto al crimine organizzato e all'illegalità.