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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, riprendono le partenze: 1600 persone salvate nel giro di poche ore

Dopo settimane di calma piatta, gli sbarchi sono ripresi in Sicilia. Nel Mediterraneo centrale almeno 15 interventi di salvataggio, tanti i bambini e le donne incinta. Le buone condizioni meteorologiche hanno sicuramente favorito la ripresa dei viaggi. La Ong Proactiva Open Arms: "Europa, non c'è limite per la vergogna"

Dopo settimane di calma piatta, gli sbarchi sono ripresi in Sicilia. Nel Mediterraneo centrale si sono registrati almeno 15 interventi di salvataggio in poche ore. Gommoni e imbarcazioni di fortuna, soprattutto.

1600 persone salvate in 24 ore

Le buone condizioni meteorologiche hanno sicuramente favorito la ripresa dei viaggi, tanto che nelle ultime ore sono stati 15 gli interventi di soccorso con 1.600 persone salvate  da parte di assetti militari e delle Ong che ancora operano nel Mediterraneo centrale. 552 migranti sono stati fatti sbarcare ad Augusta, oltre 600 invece sono in arrivo a Catania.

Nuovo sbarco a Trapani

A bordo anche 54 minori non accompagnati: sono 371 complessivamente i migranti sbarcati ieri a Trapani al Molo Ronciglio. Erano a bordo della nave della Ong "Aquarius – SOS Méditerranée". Già dalla prima mattinata era stata predisposta la macchina organizzativa per accoglierli. Tre le operazioni di soccorso avvenute in acque internazionali al largo delle coste della città di Sabrata in Libia.. Tra i migranti anche 67 donne, cinque delle quali in stato di gravidanza. "Aquarius" è la nave di Sos Méditerranée, su cui opera anche il team sanitario di Medici senza Frontiere, dopo che quest'ultima non ha firmato il codice di condotta delle Ong.

Polemiche a Lampedusa

Gli sbarchi riprendono proprio mentre il sindaco di Lampedusa (località simbolo da anni dell'Italia che accoglie) Totò Martello lancia l'allarme e chiede allo stato di salvare "un'isola al collasso". Il "giro di vite" da parte del ministro dell'Interno Marco Minniti aveva fatto crollare il numero di sbarchi nelle ultime settimane.

Le milizie impediscono le partenze

"Dopo che dalla zona a est di Tripoli, Sabratha, Zawiya, le milizie impediscono le partenze - spiega alla Stampa Riccardo Gatti, capo missione della Ong Proactiva Open Arms - le navi delle Ong si sono spostate a ovest e lì stiamo facendo i salvataggi. Ma ultimamente ci sono molte navi militari, italiane e di EunavforMed, che navigano in quell’area e da ovest le chiamate di soccorso sono molto diminuite".

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