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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso

Novartis-Roche "nascosero" farmaco low cost: risarcimento di 1,2 miliardi

Il ministero chiede un maxi-risarcimento a Roche e Novartis, dopo i pronunciamenti dell’Antitrust su comportamenti ritenuti anticoncorrenziali relativi alla commercializzazione di medicinali per gli occhi

ROMA - L'ipotesi è che le due aziende farmaceutiche Novartis e Roche abbiano costituito un "cartello" per incentivare l’utilizzo di un farmaco per gli occhi più costoso, il Lucentis, rispetto ad un altro di pari efficacia, l'Avastin, meno costoso ma utilizzato come farmaco off-label, ovvero fuori dalle indicazioni previste. Ecco perché il ministero della Salute ha chiesto ai due colossi del farmaco un risarcimento di 1,2 miliardi di euro in tre anni "per i danni patrimoniali e non arrecati al Sistema sanitario nazionale". 

Sia Roche che Novartis si sono difese definendo "irreali" le cifre indicate dal ministero della Salute e ricordando entrambe che non c’è ancora alcuna sentenza. Una richiesta danni pari a 14 milioni di euro è stata invece avanzata dal ministero all’azienda Pfizer. Quest'ultima si riferisce, spiega il dicastero, al "comportamento di abuso di posizione dominante in relazione alla commercializzazione del farmaco Xalatan". 

La richiesta danni a Novartis e Roche si aggiunge ai 180 milioni di multa comminati dall’Antitrust alle aziende per la stessa vicenda. Intanto, Roche e Novartis hanno oggi rinunciato a richiedere la sospensiva della multa erogata due mesi fa dall’Antitrust per la contrapposizione Avastin versus Lucentis, messa in discussione questa mattina presso il Tar del Lazio. A renderlo noto è la Società Italiana di Oftalmologia, la Soi, parte attiva nella vicenda e nella denuncia dell’accordo sanzionato dall’Autorità.

"Evidentemente la memoria tecnico scientifica presentata in giudizio da Soi - afferma Matteo Piovella, Presidente della Società - è stata sicuramente articolata e circostanziata meglio tra quelle presenti sotto il punto di vista medico scientifico e ha suggerito la predetta decisione poiché in caso contrario molto probabilmente il Tar avrebbe respinto quanto richiesto da Roche e Novartis". Il merito del giudizio per giungere alla sentenza definitiva è stato fissato per i primi giorni di novembre. Nel frattempo, dunque, la decisone dell’Antitrust rimane efficace e la sanzione pecuniaria dovrà essere pagata dalle case farmaceutiche. La motivazione della decisione è chiarita dalla stessa Novartis in una nota: "Presentare istanza di sospensiva della decisione adottata dall’Antitrust è una facoltà processuale delle parti; Novartis ha deciso autonomamente di rinunciare a discutere tale istanza di sospensiva poiché interessata a giungere ad una definizione sul merito del giudizio circa la illegittimità della decisione assunta dall’Antitrust in tempi brevi, considerata la rilevanza e la complessità del caso", precisa l’azienda.

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