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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mafia

Rivolta contro il pizzo a Bagheria, 22 arresti per mafia

Una cinquantina le estorsioni documentate grazie alla dettagliata ricostruzione fornita da 36 imprenditori locali che hanno trovato il coraggio, dopo decenni di silenzio, di ribellarsi al racket delle estorsioni

Durissimo colpo inferto al racket delle estorsioni nel "feudo mafioso" di Bagheria, alle porte di Palermo, grazie alla collaborazione di commercianti che per anni hanno subito il pesante giogo del pizzo. 

Stamani i carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito 22 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti capi e gregari del mandamento bagherese, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona, danneggiamento a seguito di incendio. 

L'operazione è stata denominata "Reset 2".

Le indagini hanno evidenziato la "soffocante pressione estorsiva esercitata dai boss che, dal 2003 al 2013, si sono succeduti ai vertici del clan".

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Una cinquantina le estorsioni documentate grazie alla dettagliata ricostruzione fornita da 36 imprenditori locali che hanno trovato il coraggio, dopo decenni di silenzio, di ribellarsi al giogo del 'pizzo'. 

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PAGA-2

Lo scenario delle 'imposizioni' si presenta estremamente ricco e variegato in quanto, se pur particolarmente attento al settore dell’edilizia, incideva su ogni remunerativa attività economica locale, dai negozi di mobili e di abbigliamento, alle attività all’ingrosso di frutta e di pesce, ai bar, alle sale giochi, ai centri scommesse. 

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