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Giovedì, 25 Aprile 2024
vandali

Roma, già devastato il parco dei tulipani: "Succede quando la gente è maleducata"

Lo sfogo dei gestori del TuliPark: "Buttati oltre 7mila fiori"

Pronti, via. A pochi giorni dall’inaugurazione il TuliPark di Roma è stato già "devastato" dai vandali. Sono proprio i gestori del giardino in stile olandese aperto a Prima Porta a sfogare la loro amarezza sulla pagina Facebook del parco di Roma nord postando una foto dell’accaduto: "Questo è quello che succede quando la gente è maleducata, dopo tanti sacrifici e lavoro (9 mesi) per realizzare TuliPark. Da domani  (oggi ndr) i tulipani saranno tutti recisi. Sarà severamente vietato portare i bulbi dei tulipani a casa. Oltre 7.000 buttati".

Che cos’è successo? In sostanza, pagando un ticket, ai visitatori veniva concessa la possibilità di raccogliere personalmente i tulipani. Ma a quanto pare qualcuno ha esagerato: "Alcuni visitatori – si legga sulla pagina Facebook del Tulipark - per accaparrarsi il tulipano con il bulbo hanno buttato i fiori che venivano fuori senza bulbo, spesso venivano nuovamente trapiantati già recisi. Il tulipano una volta tirato senza radici muore dopo alcune ore se non viene messo in acqua!".

Insomma, le cose non sono andate proprio come previsto. Tanto che ora i gestori vogliono correre ai ripari. "Pasquetta è stata una giornata da sold-out piena di visitatori – spiegano -. Avremmo bisogno di alcune persone per vigilare un il parco per evitare che qualcuno possa buttare i tulipani raccolti senza motivo, che spieghino come tirarli rispettando alcune regole e di non calpestare fiori e di non lasciarli abbandonati una volta raccolti".

Cos’è il tuliPark

TuliPark è un marchio FloraNixena che nasce da un'idea della Votadoro, un'azienda fondata dal 1979 che si occupa di coltivazione, produzione e vendita all'ingrosso di fiori recisi. A dare il via all'attività di famiglia, all'alba degli anni '80, Emanuele Votadoro che ha tramandato la sua passione per la coltivazione dei fiori ai suoi figli DavideFilippo e Gaetano. Prima le serre di garofani su 10mila metri quadri, poi le coltivazioni da 20 ettari in serra e in pieno campo: tulipani, lisianthus, crisantema, statice e molte altre piante e fiori di prima qualità.

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