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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Roma

Spento il rogo esplode l'emergenza rifiuti: Roma chiede aiuto alle altre Regioni

L'incendio del Tmb Salario ha messo tristemente in luce le fragilità del sistema di smaltimento rifiuti della Capitale: ora, con solo un impianto in funzione , la raccolta di rifiuti rischia di collassare in pochi giorni. Il ministro Costa: "Scongiurato il pericolo nube tossica"

È sotto controllo l'incendio del Tmb Salario a Roma, ma servirà tempo per spegnere tutti i focolai del rogo che ha devastato il capannone adibito a deposito rifiuti lunga la via Salaria. Ma spenta un'emergenza ne sta per scoppiare una ancora maggiore: le conseguenze per la Capitale saranno infatti gravi perché l'impianto era essenziale per smaltire una parte importante della raccolta dei rifiuti in una città già alle prese con una vera e propria emergenza sanitaria in alcune zone di Roma.

Incendio Tmb Salario (Foto vigili del fuoco)

Se è stato scongiurato il pericolo nube tossica dopo le verifiche di Asl e Arpa Lazio, il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, lancia un grido di allarme: a Roma serve aiuto dalle altre Regioni sopratutto in vista dell'annuale picco natalizio della produzione di rifiuti.

"Faccio un appello a tutte le Regioni - dice ancora il ministro in una conferenza stampa dopo il rogo del Tmb Salario - I temi sono due: risolvere subito la questione dei rifiuti, queste 800 tonnellate che ogni giorno arrivano qua e che devono trovare ospitalità altrove, nelle more che la vicenda non riprenda il suo percorso ordinario. Questo è l'elemento emergenziale. Ma poi c'è tutto ciò che riguarda, invece, la sistemazione migliore anche di questo Tmb (da anni contestato dai residenti per via dei miasmi che si esalano dall'impianto, ndr).

Intanto la procura ha aperto un'inchiesta per disastro colposo. Gli investigatori hanno appurato che le telecamere di videosorveglianza erano fuori uso dal 7 dicembre scorso: lo si è appreso dopo il sopralluogo svolto in mattinata dal procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e dai sostituti Luigia Spinelli e Carlo Villani. Il rogo è esploso nella vasca di ricezione dei rifiuti indifferenziati (una zona non accessibile dall'esterno) e per questo fortunatamente non ci sarebbe stata dispersione di diossina nell'aria o almeno non in quantità allarmante.

Sul Tmb Salario a piazzale Clodio il pm Carlo Villani già aveva un fascicolo aperto in cui si ipotizzava il reato di inquinamento ambientale e attività di rifiuti non autorizzata. Gli inquirenti, che attendono un'informativa da parte dei Carabinieri, dovranno accertare se il rogo abbia avuto un'origine colposa o dolosa: non si esclude alcuna ipotesi, fra cui anche quella del sabotaggio e fra i reati che i magistrati potrebbero ipotizzare c'è anche quello di danneggiamento seguito da incendio.

L'appello del sindaco Raggi: "Altre regioni ci aiutino con i rifiuti"

"Voglio lanciare un appello a tutte le città del Lazio e alle altre Regioni per collaborare in questo momento, soprattutto alla vigilia di Natale, per supportare Ama nel risolvere temporaneamente e nel minor tempo possibile questa situazione"​

L'incendio del Tmb Salario ha messo tristemente in luce le fragilità del sistema di smaltimento rifiuti della Capitale, appeso ai soli due impianti di trattamento dei rifiuti, quello di Rocca Cencia e quello di via Salaria appunto. 

Ora, con solo un impianto in funzione la raccolta di rifiuti rischia di collassare in pochi giorni, specialmente in un periodo come quello natalizio in cui la quantità di scarti prodotti aumenta in maniera fisiologica.

incendio tmb salaria oggi-2

L'ex presidente del consiglio di amministrazione di Ama Daniele Fortini esprime a chiare parole quello che è un sentimento comune dopo l'evento di oggi: "È una catastrofe - spiega ai microfoni di Servizio Pubblico - l'AMA e la raccolta di rifiuti a Roma, con un solo impianto funzionante, è in ginocchio"

L'impianto coinvolto dal rogo era infatti fondamentale per trattare i rifiuti e renderli trasportabili in altre regioni e all'estero. Da oggi questo non sarà più possibile.

"Nel 2019 l'impianto del Salario avrebbe dovuto smaltire 200 mila tonnellate di rifiuti: dove andranno a finire adesso quei rifiuti? Virginia Raggi fa appello alle altre regioni, ma come può pensare che altri si facciano carico di una quantità simile?".

Incendio Roma, le cause del rogo

Le cause dell'incendio che ha devastato il Tmb salario sono ancora tutte da chiarire, ma stupisce come le fiamme abbiano potuto divampare fino a distruggere l'impianto visto che dopo l'incendio del 2015 lo stesso era stato dotato di un sistema di sorveglianza con sensori e videocamere all'avanguardia.

incendio tmb salaria ansa-2

Secondo Vilma Moronese, presidente della commissione Territorio, Ambiente, Beni ambientali del Senato, l'incendio è un attacco allo Stato. "Sono convinta che dietro vi sia il sistema criminale che ha messo le mani sulla gestione dei rifiuti - spiega all'agenzia di stampa Dire Quanto avvenuto al Tmb Salario, come ciò che è avvenuto allo Stir di Santa Maria Capua Vetere, è un attacco allo Stato"

"Gli incendi agli impianti di trattamento dei rifiuti, di siti di stoccaggio e piattaforme è un dato che è emerso in maniera inquietante in uno dei rapporti di Ispra, perché è una modalità che si sta incrementando su tutto il territorio nazionale.
Noi dobbiamo reagire con fermezza e sono sicura che il governo prenderà le dovute decisioni per andare in questa direzione".

Ilaria Fontana e Paola Nugnes capigruppo della Commissione Ambiente di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle insieme ad Alberto Zolezzi, vice capogruppo del Movimento 5 Stelle Camera mettono in luce come dall'estate 2015 ad oggi siano scoppiati in tutta Italia oltre trecento roghi in impianti di stoccaggio, trattamento-selezione, riciclo.

"È la cosiddetta ‘guerra dei rifiuti’ che denunciammo oltre tre anni fa portandola all’attenzione della Commissione Ecomafie. Il Nord è la zona più colpita dai roghi con 124 incendi, al Sud sono stati 94. Recentemente ad essere colpiti sono stati gli impianti di selezione ‘Stir’ in Campania che sono importantissimi nel trattare-selezionare i rifiuti indifferenziati"

La vigilanza sugli impianti strategici di gestione dei rifiuti ora verrà rafforzata secondo quanto previsto dal Protocollo sulla Terra dei Fuochi firmato a Caserta. I siti di stoccaggio dei rifiuti con l’emendamento del sottosegretario Calo Sibilia (Movimento 5 Stelle) diventato legge nel Dl sicurezza, dovranno dotarsi di impianti di emergenza interni ed esterni obbligatori, rispettare la regolamentazione prevista per gli impianti a rischio incidenti rilevanti, avere la videosorveglianza.

Vannia Gava deputata della Lega e sottosegretaria all'ambiente sottolinea come non sia più accettabile che il ciclo della gestione dei rifiuti continui ad essere una fonte di problemi per Roma quando invece in altre zone d’Italia è addirittura una risorsa ed una fonte di posti di lavoro. "Impianti come quello che ha preso fuoco sono obsoleti, sono serviti negli anni ad arricchire i proprietari delle discariche e, quel che è peggio, sono lontanissimi dalle nuove soluzioni che permettono di recuperare dai rifiuti sia materiali che energia pulita".

"Il rifiuto quando è indifferenziato è un problema, quando è differenziato è una ricchezza. Ecco perché occorre subito disegnare una strategia che velocizzi e faccia migliorare la raccolta differenziata in brevissimo tempo. Ormai non si può più aspettare".

Cerroni: "Mesi che denuncio, ho la soluzione"

Mentre il centro trattamento meccanico biologico del Salario brucia e Roma è a un passo dall’emergenza, Manlio Cerroni torna a far sentire la propria voce. Il proprietario della discarica di Malagrottafresco di assoluzione nel maxi processo sulla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio, punta il dito contro le istituzioni cittadine: "Ora denuncio tutti, sono mesi che lancio allarmi sulla situazione del Tmb Salario" poi propone di trasferire la parte umida dei rifiuti da stabilizzare nel suo impianto di Guidonia ("collaudato ma inoperoso").

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