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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Roma

Cade dal terrazzo dopo una festa in villa: è giallo sulla morte di un ragazzo di 30 anni

I fatti a Roma nel quartiere Infernetto. A dare l'allarme sono stati alcuni vicini. In casa gli agenti hanno trovato un amico della vittima che ha riferito di "non essersi accorto di nulla". Tanti i punti ancora da chiarire

A Roma la polizia indaga sulla morte di un ragazzo di 30 anni, Roberto, il cui cadavere è stato trovato nel giardino di una villa all'Infernetto. L'allarme è stato lanciato dai vicini che ieri, intorno a mezzogiorno, hanno notato la presenza del corpo riverso in una pozza di sangue. L'autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore al Policlinico di Tor Vergata, potrebbe aiutare a far luce sul caso che per il momento ha i contorni di un vero e proprio giallo.  

Interrogato un amico che era in casa

Nell'abitazione gli agenti del Commissariato del Lido accorsi hanno trovato un amico del ragazzo che ha riferito di "non essersi accorto di nulla". I due avevano trascorso la serata insieme ad altri amici. Il giovane è stato ascoltato negli uffici di via Genovese Zerbi, a Ostia. Agli inquirenti ha detto di essersi svegliato sul divano del salotto, dove si era addormentato e che stava uscendo, convinto che l'amico fosse andato via per raggiungere la fidanzata con la quale aveva litigato. Nessuno, dalle ville vicine, avrebbe sentito grida.

Il giovane precipitato dal terrazzo della mansarda

Secondo una prima ipotesi il 30enne potrebbe esser caduto dal terrazzo della mansarda. Il corpo del giovane - riferisce RomaToday - presentava fratture multiple, alcune fatali, ma anche due ferite che hanno attirato l'attenzione di chi indaga: una profonda a una coscia e l'altra ad un avambraccio. Bisognerà determinare se siano state causate a seguito di un tentativo di evitare la caduta fatale dalla terrazza della mansarda dove dormiva, oppure se siano dovute a una colluttazione. Altri elementi che arricchiscono lo scenario sono i rimasugli di una cena e una bottiglia di vino sul tavolo.

Disposta l'autopsia e gli esami tossicologici

Gli esami autoptici, come da prassi, determineranno inoltre se nel corpo del ragazzo ci siano tracce di alcol. Bevande alcoliche che potrebbero essere state bevute nel corso della festa e anche su questo aspetto sono stati già sentiti alcuni partecipanti alla serata. 

I poliziotti, che stanno lavorando per ricostruire le ultime ore di Roberto, hanno sequestrato il cellulare del giovane così come lo smartphone del suo amico.

Sono state sequestrate anche l'Alfa 147 della vittima e la Smart dell'amico che ieri sera era con lui per effettuare analisi tecnico scientifici. Al momento gli inquirenti indagano per morte come conseguenza di altro reato. Il fascicolo è a carico di ignoti.

Il padre della vittima: "Aveva solo un vizio, fumava"

"Roberto aveva solo un vizio, fumava. Glielo dicevo sempre che doveva smettere, ma altro no" ha raccontato all'Adnkronos il papà del giovane trovato morto, Emilio. "Sabato io e mia moglie siamo andati a Pescasseroli - continua - gli avevo chiesto se voleva venire con Silvia, la sua fidanzata. Ma avevano litigato, ho capito che per quello aveva preferito restare a casa. Se fosse venuto con noi...". 

"Quel ragazzo è venuto in casa nostra decine di volte - spiega riferendosi all'amico trovato dagli agenti in casa nella tarda mattinata di ieri - Si era fermato qui altre volte, anche se a Roberto avevo detto che non gradivo facesse entrare gente in nostra assenza. Lui era così, era troppo buono con gli amici. Ora bisognerà capire cosa è successo".

I dubbi sulla dinamica: come ha fatto la vittima a salire sulla terrazza?

Tanti i dubbi ancora da chiarire. Non si capisce ad esempio come abbia fatto la vittima a salire sulla  terrazza dal momento che tutte le serrande erano chiuse, fatta eccezione per una finestra al piano inferiore. Secondo gli investigatori il ragazzo potrebbe essere uscito dalla finestra al secondo piano, dopo aver aperto la grata con la chiave, per poi arrampicarsi sulla recinzione in ferro del terrazzo per gettarsi dall'altro lato finendo nel cortile interno della villa. Roberto stava forse scappando da qualcuno? Al momento gli investigatori non escludono nessuna pista.

In casa non è stato trovato nessun biglietto d’addio. L’ipotesi di un gesto estremo non pare plausibile ai più stretti familiari e amici, ma non può essere neppure scartata a priori. 

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