Mario Draghi all'Università, scontri tra polizia e studenti: un ferito
Il presidente della Bce ha tenuto un discorso all'Università di Roma Tre. Un centinaio di studenti ha cercato di fare irruzione nell'ateneo: scontri con la polizia e un ragazzo ferito
ROMA - Dentro austerità, crescita e disoccupazione. Fuori scontri e manganellate. Giornata "movimentata" all'Università di Roma Tre, zona Ostiense, che ha ospitato - in onore del centenario della nascita di Federico Caffè - il presidente della Bce, Mario Draghi. Mentre il "banchiere d'Europa" parlava all'interno della struttura, un centinaio di studenti ha cercato di entrare nell'aula al grido di "fuori i banchieri dall'università" e "l Ue è per le manganellate agli studenti". I manifestanti sono stati respinti mentre erano nei pressi dell'usciti dalla quale Draghi stava lasciando l'ateneo e non è mancato un duro corpo a corpo con gli agenti, con un ragazzo che è rimasto ferito con un evidente taglio alla fronte.
Nonostante gli scontri e le proteste, è stato un discorso a ampio respiro quello del presidente della Bce. "La riflessione faccia ora posto all’azione", ha detto Draghi, ricordando che "l’attuale, inaccettabile livello della disoccupazione - il 23% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni non ha un lavoro - è contro ogni nozione di equità, è la più grande forma di spreco di risorse, è causa di deterioramento del capitale umano, incide sulle potenzialità delle economie diminuendone la crescita per gli anni a venire".
In questo contesto, ha attaccato il presidente Bce "una politica monetaria espansiva non basta". "Lo stimolo monetario attuale e quello fiscale, attraverso meno tasse e più investimenti pubblici - ha concluso - non bastano senza riforme strutturali".
