Ruby Ter a Siena, Berlusconi assolto perché "il fatto non sussiste"
Con l'ex premier era imputato anche il pianista di Arcore Danilo Mariani, assolto anche lui. L'accusa aveva chiesto quattro anni per entrambi
Assoluzione per Silvio Berlusconi e il pianista di Arcore Danilo Mariani. Entrambi imputati per corruzione di atti giudiziari a Siena nel processo Ruby Ter, sono stati assolti perché il fatto non sussiste. La sentenza dopo circa un'ora di camera di consiglio.
Il processo Ruby ter a Siena nasce da un fascicolo trasmesse dal tribunale di Milano nel 2017 per competenza territoriale, perché secondo i pm milanese è a Siena che sarebbe stato completato il pagamento effettuato da Berlusconi a Mariani per indurlo a rendere testimonianze edulcorate sulle feste a villa San Martino ad Arcore.
"Ho sentito Berlusconi poco fa, è evidentemente sollevato e soddisfatto", ha detto l'avvocato Federico Cecconi, uno dei suoi legali. "Grandissimo risultato, tutti e due assolti con formula piena: sono veramente contento. Non stupito: è il giusto epilogo di questo processo che forse si doveva fermare un po' prima", ha commentato un altro degli avvocati dell'ex premier, Enrico De Martino, al termine del processo.
Danilo Mariani era stato condannato a due anni di reclusione lo scorso 13 maggio per falsa testimonianza, con la sospensione condizionale della pena, dopo che il Tribunale di Siena aveva deciso di sdoppiare il processo, stralciando la posizione di Berlusconi e anche quella di Mariani per il reato di corruzione, entrante a far parte di un nuovo fascicolo. Il processo era arrivato verso la conclusione nel 2020 ma la richiesta di Berlusconi di rendere spontanee dichiarazioni in aula e l'istanza della difesa di rinviare le udienze per legittimo impedimento a causa dello stato di salute del suo assistito ha fatto slittare più volte le udienze.
Oggi davanti a un nuovo collegio di tre giudici, presieduto da Simone Spina, che deve giudicare Berlusconi e Mariani per il reato di corruzione in atti giudiziari, la difesa dell'ex premier avevano chiesto la parziale rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, e a questa richiesta si era associata anche la difesa di Mariani. Il pubblico ministero si era opposto chiedendo di procedere con la discussione del processo. La richiesta era stata poi respinta dal Tribunale, dichiarando aperta la discussione. Le difese dei due imputati avevano chiesto l'audizione di cinque nuovi testimoni, a integrazione di precedenti dichiarazioni: il ragioniere Giuseppe Spinelli, Mariano Apicella, Simonetta Losi (moglie di Mariani) e i due Gianfranco Santolini e Andrea Perini. Richiesta respinta dal presidente del collegio Simone Spina, subentrato al precedente presidente Ottavio Mosti, mentre la pm Valentina Magnini, che si era opposta all'integrazione, aveva chiesto di andare a dibattimento. La difesa di Berlusconi aveva poi anticipato al tribunale di Siena un'istanza di ricusazione del nuovo collegio, anche questa respinta perché il giudice ha ritenuto tale richiesta non tempestiva e non motivata. Nelle conclusioni l'accusa aveva chiesto quattro anni per entrambi gli imputati. Nel pomeriggio la camera di consiglio, poi la sentenza.