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Venerdì, 19 Aprile 2024
Caso Meredith

Meredith, Rudy Guede non ci sta: "Sono innocente"

Sta scontando 16 anni di carcere, unico colpevole per l'omicidio di Meredith Kercher: "Non è stata trovata alcuna traccia del mio dna sul coltello con il quale è stata uccisa"

Rudy Guede sta scontando 16 anni di carcere a Viterbo, unico colpevole del processo sull'assassinio di Meredith Kercher, reo di aver violentato e ucciso la studentessa inglese 9 anni fa a Perugia. E l'unico condannato, l'unico responsabile del delitto per la giustizia italiana. E non ci sta. E' stato intervistato da Franca Leosini per il programma televisivo "Storie Maledette". Non cita mai i nomi di Sollecito e Knox.

Ormai Guede non spera che la sua vicenda giudiziaria si riapra, ma prova a far capire che le cose non sono andate, secondo lui, proprio come crede l'opinione pubblica: "Non sono stato io - dice -. Non è stata trovata alcuna traccia del mio dna sul coltello con il quale Meredith è stata uccisa"

"C'è anche la simulazione del furto nella casa a confermare quello che dico - aggiunge - Sul sasso lanciato per rompere la finestra non ci sono le mie impronte. Come avrei fatto a cancellarle? Sono stato descritto come un ladruncolo, un bugiardo. Me se così fosse avrei avuto altre denunce, qualche condanna. Non sono un santo, ma ho fatto le cose che fanno tutti i ragazzi della mia età. E quando mi sono trovato nella casa del delitto sono fuggito perché ho avuto paura. Nessuno mi avrebbe creduto. 

"Ho pensato: negro trovato, colpevole trovato. Le indagini successive, fatte malissimo, mi hanno dimostrato che avevo ragione" conclude Guede.

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