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Sabato, 20 Aprile 2024
Omicidio Scazzi

Omicidio Sarah Scazzi, Sabrina Misseri resta in cella

Sabrina, condannata all'ergastolo insieme a sua madre per l'omicidio di Sarah Scazzi, dovrà restare in carcere. Per i giudici c'è pericolo che contatti il padre Michele

ROMA - Sabrina Misseri resta in carcere. I giudici della prima sezione penale della Cassazione hanno rigettato il ricorso degli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia che chiedevano la revoca della misura cautelare in carcere per la ragazza condannata all'ergastolo per l'omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010. 

Nell'aprile dello scorso anno la Corte d'Assise di Taranto aveva infatti emesso una sentenza di condanna all'ergastolo per Sabrina e sua mamma, Cosima Serrano, per il sequestro di persona e l'omicidio volontario della ragazzina di Avetrana. Il ricorso presentato dai legali era contro il no del tribunale d'appello di Taranto che a sua volta a marzo scorso aveva confermato la decisione della Corte d'Assise di lasciare la ventiseienne in carcere.

Secondo i suoi legali, Sabrina in carcere sta male e non ci sono esigenze cautelari che le impongano di aspettare il processo di secondo grado in cella. Per i difensori Sabrina non può commettere altri delitti, visto che anche secondo l'accusa si è trattato di un omicidio di impeto, né fuggire o inquinare le prove. 

Per i magistrati tarantini, però, Sabrina Misseri potrebbe fuggire all'estero con l'aiuto di parenti ed amici o potrebbe inquinare le prove e avvicinare il padre fornendogli una versione del delitto più credibile. Michele Misseri ha infatti più volte cercato di accusarsi dell'omicidio ma non è stato ritenuto credibile ed è stato condannato ad otto anni solo per la soppressione del cadavere e potrebbe commettere nuovi reati vista l'efferatezza ed i futili motivi del delitto di cui è accusata.

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