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Martedì, 23 Aprile 2024
CRONACA

Omicidio Sarah Scazzi: Sabrina Misseri resta in carcere

Niente domiciliari: è stata respinta la richiesta dei legali a nove mesi dalla condanna all'ergastolo per l'omicidio della cugina

ROMA - Niente domiciliari per Sabrina Misseri: la Corte d'Assise di Taranto ha infatti respinto la richiesta di scarcerazione nei confronti della ventiquattrenne condannata all'ergastolo insieme alla madre Cosima Serrano per l'omicidio della cugina Sarah Scazzi, la quindicenne strangolata ad Avetrana il 26 agosto del 2010.

A nove mesi esatti dalla condanna, avvenuta il 20 aprile 2013, la Corte ha stabilito che il quadro cautelare dell'imputata non è cambiato.

Nei giorni scorsi gli avvocati della Misseri, Franco Coppi e Nicola Marseglia, hanno chiesto alla corte gli arresti domiciliari per la ventiquattrenne sostenendo che la giovane non può commettere nuovi reati (poiché si trattò di delitto d'impeto), né inquinare le prove o darsi alla fuga.

Per la procura tarantina, che aveva espresso parere sfavorevole alla scarcerazione, alla luce della sentenza di condanna all'ergastolo il quadro cautelare della Misseri si è aggravato, ritenendo ancora concreto il pericolo di fuga e quello di inquinamento probatorio.

Per i pm Sabrina ha già ampiamente dimostrato che "in stato di libertà è capace di avvicinare testimoni e depistare il corso della giustizia". Nei prossimi giorni è atteso il deposito delle motivazioni della sentenza firmate dal presidente della Corte d'Assise Rina Trunfio.

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