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Giovedì, 18 Aprile 2024
ECONOMIA

Saldi in tempo di crisi: gli italiani non spendono più

Oggi scattano gli sconti, ma non si prevedono file nei negozi e nei centri commerciali. Secondo Confcommercio, cala (tranne che sul web) la percentuale degli italiani pronti ad approfittare dei prezzi scontati

ROMA - Cala lo spread e arrivano i saldi invernali in tutta Italia. E mentre dal governo arrivano dichiarazioni fiduciose sulla ripresa economica del Paese attesa per quest'anno, è innegabile che la crisi dei consumi si faccia ancora sentire. 

E' infatti in calo dal 60,5% al 58,3% la percentuale degli italiani pronti ad approfittare dei prezzi scontati. Scendono invece del 6,3% i consumatori che ritengono importante il periodo dei saldi. I dati arrivano dalla ricerca di Confcommercio Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research. 

Nel crollo generale dei consumi, si salva il web, con gli acquisti online che crescono del 37%. La quasi totalità dei consumatori che sono soliti acquistare on line "spesso" o "molto spesso", sottolinea la ricerca, ritiene che il canale della rete sia generalmente più conveniente rispetto ai classici punti vendita tradizionali. Nello specifico, a pensarla in questo modo sono soprattutto le donne ed il segmento di popolazione più giovane (fino a 44 anni).

La tendenza negativa dei saldi invernali al via è confermata anche dal lato delle imprese del commercio che si attendono quest'anno una lieve flessione delle visite da parte dei clienti (-0,4%). Il 67% dei cacciatori di offerte - secondo Confcommercio - farà shopping nei negozi abituali e l'83% comprerà prodotti sia di marca che non, anche se cala la quota di chi è interessato esclusivamente all'acquisto delle griffe(-4,3% rispetto al 2013). Le più intenzionate a voler approfittare dei saldi per acquistare l'agognato capo dei desideri sono sempre le donne, ma anche i più giovani (tra i 18 ed i 34 anni) e gli abitanti nelle regioni del Mezzogiorno. Nove consumatori su dieci confermano il giudizio positivo sulla qualità dei prodotti in saldo e tre su quattro attribuiscono maggior importanza alla qualità che al prezzo. Non oltre 200 euro il budget di spesa per il 76,7% dei consumatori (+8 punti percentuali sul 2013), mentre il 57,7% delle imprese applicherà uno sconto medio sui prodotti in saldo del 30%.

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