MILANO - E' stato convalidato l'arresto in flagranza del direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti e il giornalista è stato messo di nuovo agli arresti domiciliari. Sallusti si è impegnato a rispettare le prescrizioni parlando dell'evasione come di un gesto simbolico. Il processo per l'evasione è stato fissato per il 6 dicembre nell'aula 3 di Palazzo di Giustizia. Il direttore del quotidiano di casa Berlusconi sconterà gli arresti domiciliari nell'abitazione della sua compagna Daniela Santanché.

Oggi pomeriggio, il direttore del Giornale è stato arrestato per evasione dai domiciliari. Dopo esser stato prelevato dalla sede del quotidiano "Il Giornale" a Milano, durante una riunione di redazione, e scortato dagli agenti della Digos nell'abitazione della sua compagna Daniela Santanché, dove doveva scontare 14 mesi per diffamazione, Sallusti è subito uscito.

PER L'EVASIONE RISCHIA DA UNO A TRE ANNI DI RECLUSIONE - Gli agenti gli hanno quindi contestato l'evasione e lo hanno accompagnato negli uffici della questura di Milano dove stanno redigendo gli atti relativi alla contestazione del reato e il conseguente arresto. Trasferito dagli uffici della Questura milanese al tribunale, Sallusti sarà processato per direttissima. Per il reato di evasione si rischiano una pena che va da uno a tre anni di reclusione. "Tornerò qui a lavorare, così mi metteranno in carcere. La mia è una battaglia per tutti, non sono entrati al 'Giornale': ma sono entrati nei giornali": così aveva detto stamattina il direttore prima di essere portato via dalla polizia, entrata nella sede di via Negri per notificare il provvedimento di arresti domiciliari.

NOTTE IN REDAZIONE - Sallusti ha trascorso tutta la notte nel suo ufficio nella sede in attesa degli agenti, che lo hanno prelevato durante la riunione con gli altri giornalisti. "Follia" ha titolato il sito del Giornale, annunciando: "Vergogna. La polizia è entrata nella sede del Giornale durante la riunione di redazione per notificare i domiciliari a Sallusti. Il direttore è stato portato via dagli agenti della Digos". "Come nelle dittature - prosegue il sito - la polizia è entrata in via Gaetano Negri e ha interrotto la riunione dei capi redattori per notificare gli arresti domiciliari al direttore Alessandro Sallusti". Dopo avergli notificato il provvedimento di custodia cautelare, gli agenti della Digos e del Commissariato centro della questura "hanno accompagnato" il direttore nella sua abitazione, dovè dovrà scontare la condanna a 14 mesi per diffamazione.

"RIFIUTO I DOMICILIARI": IL VIDEO

Sallusti è stato condannato per un articolo pubblicato su "Libero" ai tempi in cui era direttore. Ieri era arrivato il via libera del magistrato di sorveglianza che aveva accolto la richiesta della procura milanese di applicare la detenzione domiciliare a casa Santanché, la compagna di Sallusti. Lui, irremovobile, ha continuato a rifiutare gli arresti domiciliari: "Aspettiamo gli eventi, sto aspettando che la Digos mi venga a prendere". "Io non mi muovo di qui, non vado agli arresti domiciliari" aveva detto Sallusti, chiedendo al procuratore del capoluogo lombardo, Edmondo Bruti Liberati, di "prendersi la responsabilità di mandarmi in carcere" e di "applicare la pena che mi è stata erogata". "Rifiuto la sentenza - aveva affermato - ma, come cittadino italiano, ne prendo atto e chiedo di essere mandato in carcere".