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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Napoli

Il parrucchiere che denunciò il racket si arrende: "Chiudo e lascio Napoli"

"Denunciare conviene", diceva Salvatore Castelluccio quando rifiutò di pagare il pizzo al boss locale che gli chiedeva 2000 euro al mese. Ora le istituzioni e i clienti lo hanno abbandonato, dice

Due anni fa il parrucchiere Salvatore Castelluccio, titolare di un salone a Napoli, si è ribellato al racket e da allora vive e lavora sotto scorta. Oggi, lamentando l'assenza delle istitutizioni e il drastico calo di clienti, Castelluccio getta la spugna: chiuderà il suo negozio

Parrucchiere anti-racket sotto scorta

Il boss del quartiere, raccontava Castelluccio alle Iene che lo intervistarono nel febbraio 2016, gli aveva fatto visita nel suo negozio in largo Ecce Homo, nel cuore del centro di Napoli, e gli aveva imposto di pagare un contributo mensile di 300 euro. Il pagamento del pizzo avveniva sotto varie forme: il "classico" contributo ai carcerati, la vendita di biglietti di una lotteria, la moglie del boss che andava a fare messa in piega e colore ma non pagava mai ("Passa mio marito", ripeteva).  "Mi ha anche chiesto di assumere nel mio negozio una donna, che diceva essere sua parente di cui non avevo bisogno - raccontava Castelluccio - L'ho presa, ma dopo un po' l'ho mandata via e si sono presentati il boss e altre persone chiedendomi un contributo di duemila euro al mese".

A quel punto Castelluccio si risolve a chiamare la polizia e denunciare tutto. Gli agenti, in borghese, arrestarono gli emissari in flagranza di reato, mentre il boss riuscì a fuggire in sella al motorino. Raffaele "Lelluccio" Trongone fu arrestato qualche tempo dopo: in carcere le intercettazioni rivelarono conversazioni che fecero scattare la necessità di misure di protezione per Salvatore Castelluccio. 

Quando diceva: "Denunciare conviene"

"Io sono convinto che da queste parti pagano tutti, o quasi, in silenzio per mancanza di fiducia verso lo Stato, mentre io sono la prova che ci si può fidare. Per questo lo ripeto a tutti: denunciare conviene", diceva Salvatore nel 2015 al Corriere della Sera

E oggi?  "Ecco cosa succede a chi denuncia", dice in un video pubblicato su Facebook lo scorso 25 luglio. La videocamera si gira e inquadra a 360 gradi il salone. Vuoto. "Siamo completamente soli. Poi lo Stato magari ci vuole riconoscere il danno biologico e il mancato guadagnato. Però vorrei capire dallo Stato questi conteggi come vengono fatti, visto che ti danno una miseria per riavviare l'attività. Con quei pochi spiccioli non si può riavviare una vita serena come quella che facevi prima". 

Il silenzio delle istituzioni e la replica di de Magistris

Castelluccio denuncia ancora, stavolta le istituzioni che lo hanno a suo dire abbandonato: in primis il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. "Mi avevi detto che saresti tornato a trovarmi, che avremmo lottato insieme, ti sto aspettando", diceva Salvatore a marzo. "Sei venuto da me in campagna elettorale, mi avevi detto che non dobbiamo perdere, ma sono io che non devo perdere". 

Intanto, intorno a Castelluccio e al suo salone, Pianeta Donna, si è creato il vuoto. Dopo la sua coraggiosa denuncia, i clienti hanno smesso di venire: il coraggio evidentemente non premia. 

"Dopo la denuncia ho perso il 70% della clientela"

Il sindaco de Magistris ha risposto alle accuse di Castelluccio. "La vicinanza che noi abbiamo dato, per quello che può fare il Comune, è stata forte - ha spiegato il primo cittadino - solo io sono stato 3 volte in quell'esercizio commerciale, tantissime persone del Comune e amici sono andate a tagliarsi i capelli per sostenerlo, Alessandra Clemente lo ha seguito più volte con altri collaboratori, con Ciro Corona di resistenza anticamorra abbiamo lavorato insieme, gli abbiamo anche dato soluzioni, cose che il Comune avrebbe voluto fare concretamente". "La storia è un po' diversa da quel che appare - ha quindi concluso il numero uno di Palazzo San Giacomo - ma mi fermo qua perché apprezzo chi denuncia gli estorsori, quindi avrà sempre la mia vicinanza anche quando esprime critiche immotivate e ingiuste nei confronti del Comune".

Intanto però Castelluccio ha deciso: ancora un altro mese a Napoli e poi via, forse a Sorrento. Il problema sono i soldi, visto che con le banche la sua situazione è problematica, e il parrucchiere teme ora di rivolgersi rivolgere agli usurai, scrive NapoliToday.

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