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Giovedì, 25 Aprile 2024
Parola fine / Biella

Sandro Tognatti: la morte del prof non è stata causata dal vaccino AstraZeneca

L'uomo era un insegnante di musica di 57 anni. Per la procura di Biella non c'è nessuna causalità "giuridicamente rilevante"

La procura di Biella ha messo la parola fine sulla morte di Sandro Tognatti, il professore di musica di 57 anni deceduto il giorno dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino anti covid AstraZeneca. Nessuna causalità "giuridicamente rilevante" tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e il decesso: lo ha reso noto la procura di Biella che a seguito del decesso aveva disposto una consulenza tecnica collegiale per stabilire le cause della morte e la sua ipotetica riconducibilità alla somministrazione del vaccino anti covid.

L'autopsia aveva stabilito che ad uccidere il professore era stato un problema cardiaco, che però non era stato possibile diagnosticare in tempo. Oggi la procura spiega che nella consulenza "è stato accertato che Tognatti versava in una condizione patologica pregressa, denominata cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, difficilmente rilevabile mediante esami radiologici. Pertanto, per effetto della vaccinazione e delle condizioni pregresse in cui il soggetto versava, l'elevato stato febbrile (che costituisce reazione comune alla somministrazione del vaccino) ha rivestito un ruolo di evento scatenante idoneo a causare un arresto cardiaco successivo ad aritmia (non prevedibile)".

"La causa della morte, quindi - prosegue la nota della procura - è correlata in modo diretto ad una preesistente condizione patologica del miocardio (in soggetto apparentemente sano e lievemente iperteso) non conosciuta né conoscibile in assenza di precedenti patologici clinicamente evidenti e non rilevabile in sede anamnestica".

In merito, poi, alla correttezza della composizione del prodotto "Covid-19 Vaccine AstraZeneca" lotto Abv5811, conclude la procura, "l'analisi della documentazione acquisita ha permesso di rilevare l'assenza di criticità sia nella catena di conservazione, sia nella preparazione farmaceutica del vaccino". Le risultanze della consulenza tecnica verranno inviate all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), "come concordato dal momento della decisione di questa procura di procedere al sequestro preventivo del lotto ABV5811 e al sequestro probatorio delle fiale somministrate presso il Centro vaccinale di Candelo, fornendo così un contributo di alto livello scientifico".
 

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