rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Il giallo / Trento

Sara Pedri, le ultime lettere della ginecologa scomparsa: "Vivo nell'ansia"

Negli appunti la giovane dottoressa manifestava tutto il suo disagio per le pressioni subite nell'ambiente di lavoro. Intanto la Procura di Trento esamina i contenuti del telefonino

Ultimi sviluppi sul caso Sara Pedri: la Procura di Trento ha infatti ricevuto la copia forense del telefono della giovane ginecologa di Forlì, scomparsa lo scorso 4 marzo da Cles, in Trentino, e che, secondo la versione della famiglia, avrebbe subito pressioni sul lavoro. I contenuti del cellullare della ragazza saranno ora valutati dal pubblico ministero, Licia Scagliarini. Il telefono di Sara era stato trovato nella sua auto parcheggiata al confine tra il comune di Cis e quello di Cles, nelle vicinanze del ponte sopra il torrente Noce. Nello stesso luogo si sono concentrate anche le ricerche della dottoressa forlivese, ancora senza successo.

Gli appunti

Intanto il settimanale "Giallo" ha riportato il testo di alcuni appunti recuperati nella casa di Sara a Cles. Nelle lettere la giovane manifestava tutto il suo disagio per le pressioni subite nell'ambiente di lavoro: "L’esperienza a Trento doveva essere formativa, purtroppo ha generato in me un profondo stato d’ansia, a causa del quale sono completamente bloccata e non posso proseguire. È una situazione più grande di me" è uno degli estratti pubblicati.

La visita ispettiva

Nel frattempo si è conclusa la visita visita degli ispettori mandati dal ministro della Salute Roberto Speranza nel reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Trento e si attendono le audizioni dell'Ordine dei medici di Trento, previste alla fine di luglio, ed i risultati della commissione interna costituita dall'Azienda sanitaria per chiarire le dinamiche interne al reparto dove lavorava la giovane ginecologa.

Come racconta TrentoToday, nella tarda serata di venerdì 9 luglio la commissione interna di indagine, istituita dalla direzione generale per effettuare le audizioni del personale dell’Unità operativa di ginecologia dell’ospedale di Trento, ha completato i lavori raccogliendo una corposa documentazione e testimonianze di più di 110 persone. Gli atti sono poi stati trasmessi al direttore generale.

Pubblichiamo per intero la nota divulgata dalla Provincia:

"Dalla documentazione emergono fatti oggettivi e una situazione di reparto critica che rendono necessario, a partire da lunedì 12 luglio, il trasferimento del direttore dell’ostetricia e ginecologia di Trento ad altra unità operativa e di un altro dirigente medico ad altra struttura ospedaliera dell’Apss. Questi provvedimenti sono stati decisi al fine di tutelare la serenità delle pazienti, di tutti gli operatori coinvolti e a salvaguardia del buon funzionamento del reparto.

La direzione generale invierà gli atti della commissione di indagine all’Ufficio procedimenti disciplinari per l’attivazione del relativo iter.

L’unità operativa del Santa Chiara è stata affidata al direttore della struttura complessa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Rovereto che guiderà il reparto a scavalco". 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sara Pedri, le ultime lettere della ginecologa scomparsa: "Vivo nell'ansia"

Today è in caricamento