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Giovedì, 25 Aprile 2024
Dramma e rabbia / Brindisi

L'ultimo messaggio di Sara Viva Sorge, infermiera morta a 27 anni nello schianto dopo i turni massacranti

Gli infermieri chiedono un minuto di silenzio in tutti i reparti. La stanchezza per due notti consecutive potrebbe avere avuto un peso nell'incidente costato la vita alla giovane pugliese. Al fidanzato aveva scritto: "Ho finito ora, sono stanca morta"

Un minuto di silenzio in tutti i reparti per protestare contro i "turni massacranti" imposti agli infermieri italiani e che hanno portato alla morte nei giorni scorsi di Sara Viva Sorge, una infermiera pugliese a causa di un incidente stradale provocato, è stato denunciato, dalla stanchezza per l'imposizione di due notti di turno consecutivo. "Il nostro sindacato chiede a tutti gli infermieri italiani, in tutti gli ospedali e in tutte le strutture private, da Nord a Sud, di osservare un minuto di silenzio e di raccoglimento", ha affermato, Antonio De Palma, portavoce di Nursing Up, sindacato degli infermieri. "Sentiamo la necessità di chiedere a tutta la collettività degli infermieri italiani un momento di doverosa riflessione. Chiediamo un minuto di silenzio per ricordare Sara. - ha detto De Palma - A tutti gli infermieri, da Nord a Sud, negli ospedali e nelle strutture private, senza interrompere il servizio, e quindi nel momento che riterranno più idoneo, chiediamo di dedicare un minuto di raccoglimento alla memoria di Sara".

L'ultimo messaggio: "Ho finito ora, sono stanca morta"

"Ho finito ora, sono stanca morta". Questo avrebbe scritto al fidanzato prima dello schianto. La sua giovane vita è tragicamente finita contro un palo, dopo che Sara Viva Sorge ha perso il controllo del mezzo, un'utilitaria. Lavorava come infermiera da venti giorni, aveva fatto due notti di fila. In un vocale all’amica, di cui dà notizia oggi la Stampa, diceva: "Secondo te è normale? Oggi smonto e devo fare pure la notte".

Stava tornando a casa all’alba dal turno notturno nella struttura della Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica. Il padre, preoccupato per il ritardo, era andato lui stesso a cercarla e a fare la tragica scoperta: l'incidente è avvenuto a pochi chilometri da casa. I sindacati hanno subito parlato di "turni massacranti", la clinica ha espresso "sgomento", definendola "una tragedia tanto grande quanto inaccettabile". 

"Aveva fatto due notti consecutive dopo un turno settimanale piuttosto impegnativo"

"Aveva fatto due notti consecutive dopo un turno settimanale piuttosto impegnativo", fanno sapere dalla Fp Cgil Brindisi e dallo Sportello Salute Sicurezza Cgil Brindisi. "Questa volta - hanno aggiunto i sindacati - non si è trattato di un infortunio in un cantiere o dentro una fabbrica, ma come si dice in gergo, di un infortunio in itinere. Non per questo è meno grave e non solleva interrogativi su una lavoratrice assunta da poco e subito gettata nel mezzo di una situazione lavorativa complicata. Spesso per una unità lavorativa si arriva a gestire dieci degenti con un carico di lavoro al limite, per questo è incomprensibile un turno di lavoro lungo e con due notti consecutive".

L'addio a Sara Viva Sorge

Ieri l'ultimo saluto all'infermiera nella chiesa dell’Immacolata Concezione di San Vito dei Normanni, gremita di amici. Resta il ricordo di una ragazza generosa: per lei aiutare gli altri era una vocazione e la laurea in ambito sanitario un traguardo importante, che aveva festeggiato con famiglia e amici. Per il suo ultimo viaggio la famiglia ha scelto proprio la foto di quel giorno: sorride felice nel completo rosso con camicia bianca.

"Fate in modo che la morte possa generare una nuova realtà, una nuova esistenza una nuova esperienza di relazioni familiari fra di voi e anche con Dio stesso. Sara non ha avuto l’opportunità e il tempo di poter lasciare su questa terra un ricordo concreto, però voi potrete da questo evento triste far generare qualche cosa di positivo e qualche cosa di bello. Cosa? Ve lo suggerirà lei stessa", ha detto nell'omelia il parroco Don Mimmo Macilletti. In chiesa anche Andrea, il fidanzato: "Le avevo comprato un anello, adesso è nella bara con lei". Sara Viva Sorge è morta a pochi giorni dal suo 27esimo compleanno.

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