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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, a Lampedusa si continua a sbarcare: ma il caso Sea Watch non si sblocca

Evacuati due migranti (uno minorenne) dalla Sea Watch. Alla nave "è tuttora negato l'ingresso in porto". Intanto a Lampedusa si continua a sbarcare, in 16 arrivano alle prime luci dell'alba: raggiunti e 'scortati' sulla terra ferma

Le situazione a bordo è sempre più complessa. Evacuazione medica d'urgenza, nella tarda serata di ieri, per un migrante a bordo della nave Sea Watch. Con l'uomo è sceso su una motovedetta della Guardia costiera anche un minore che lo accompagnava. Restano così in quaranta i migranti sulla nave che ha trascorso la seconda notte a circa due miglia dall'ingresso del porto. Intanto alla nave "è tuttora negato l'ingresso in porto e lo sbarco delle 40 persone ancora a bordo", come sottolinea la Sea watch, "un giorno di visite, interviste e aspettative e niente".

Non si sblocca la vicenda del Sea Watch 3, la nave bloccata nelle acque di Lampedusa con a bordo ora 40 naufraghi ormai stremati, e occupa molto spazio sulle prime pagine dei giornali che raccontano la cronaca di una giornata in cui è stato bloccato il blitz e il governo italiano ha chiesto un intervento dell'Olanda che ha risposto che gli olandesi non hanno obblighi di accoglienza dei migranti.

A Lampedusa arrivano in 16: gli sbarchi di migranti continuano

Intanto a Lampedusa, si continua a sbarcare. Nuovo mini sbarco sull'isola, dove poco prima delle 7 sono arrivati 16 tunisini a bordo di un barchino in legno. I migranti sono stati notati all'ingresso del porto da una motovedetta della Guardia di Finanza che li ha raggiunti e 'scortati' sulla terra ferma. Intanto continua lo stallo sulla nave Sea Watch, a bordo della quale ci sono 40 migranti da oltre due settimane.

Paesi europei pronti ad accogliere i migranti

Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e altri Stati membri dell'Ue sono disponibili ad accogliere i migranti imbarcati sulla nave Sea Watch 3. Lo confermano dalla Farnesina, sottolineando il lavoro svolto, su istruzioni del ministro degli Esteri Enzo Moavero, in stretta correlazione con la Commissione europea.

Al G20 in corso a Osaka c'è stato un lungo colloquio sul caso della nave Sea Watch fra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il premier olandese Mark Rutte. Al termine di un incontro preliminare al summit fra i membri europei presenti a Osaka, Conte e Rutte si sono isolati per discutere della questione della nave battente bandiera olandese ferma da settimane al largo di Lampedusa. Ieri Conte, al suo arrivo a Osaka, aveva espresso la "forte irritazione" italiana e annunciato l'avvio di contatti diplomatici con l'Olanda.

Gli eurodeputati del PD hanno rivolto oggi un appello al commissario europeo Dimitris Avramopoulos, responsabile per la Politica dell'immigrazione e asilo, affinché "solleciti il governo italiano a facilitare lo sbarco immediato delle persone a bordo della Sea Watch 3 e richieda ai paesi Ue la disponibilità alla ricollocazione e distribuzione dei richiedenti asilo" a bordo della nave. 

"Sono sul ponte della Sea Watch. Resteremo qui fino alla fine di questa assurda vicenda. I migranti sono in condizioni di sofferenza psicologica indescrivibile, bloccati da due settimane senza motivo. Crudeltà e barbarie, non c'è altro modo per definire il comportamento del governo. Vanno sbarcati oggi, non c'è più tempo da perdere". Così su Facebook Matteo Orfini, deputato Pd.

Sea Watch, Salvini: "Battaglia di principio"

 "Quelli della Sea Watch sono dei fuorilegge, ma ci sono Gdf e Guardia costiera che stanno facendo rispettare la legge". Questo il parere del vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sugli sviluppi del caso Sea Watch. L'obiettivo, ha puntualizzato Salvini al suo arrivo a un convegno sulla sicurezza promosso dal quotidiano Libero, è quello di arrivare a "una multa da 50mila euro per l'Ong, al fermo e al sequestro della nave, all'arresto o espulsione degli equipaggi e l'allontanamento dall'Italia degli immigrati a bordo". Quanto alle parole del commissario europeo sulla disponibilità di alcuni paesi ad accogliere i migranti, "mi dicano chi è, mi dicano quando e per quanti", ha messo in chiaro Salvini. "Se il problema si risolve e l'Italia non spende una lira e questa Ong viene messa in condizione di non aiutare più i trafficanti di esseri umani - ha puntualizzato - allora obiettivo raggiunto". Da Salvini un ultimo chiarimento: "Questa è una battaglia di principio".

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