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Giovedì, 25 Aprile 2024
Soccorsi in mare

Sbarcano centinaia di migranti (ma le Ong non c'entrano)

In 325 sono tratti in salvo ieri mattina al largo della Sicilia e nella notte trasferiti nei porti di Pozzallo, in provincia di Ragusa (205) e Augusta, in provincia di Siracusa (120) dalle navi della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Altri arrivi a Roccella e Lampedusa. Piantedosi: "Nel nostro Paese si entrerà solo legalmente"

Trecentoventicinque migranti sono tratti in salvo ieri mattina al largo della Sicilia e nella notte trasferiti nei porti di Pozzallo, in provincia di Ragusa (205) e Augusta, Siracusa (120). Gli uomini - informa la protezione civile regionale - si trovavano a bordo di un barcone e sono stati raggiunti da un mezzo della Guardia Costiera. Le operazioni di salvataggio si sono concluse poco prima della mezzanotte di ieri 12 novembre 2022, dopo il trasbordo dei trecentoventicinque migranti su due motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, che li hanno portati sulla terraferma.

Nuovi sbarchi oggi: ma a soccorrere non sono le navi umanitarie

Nel porto di Pozzallo, come sempre, gli uomini e le donne della protezione civile regionale sono stati presenti per gli aspetti relativi alla logistica, come previsto dal "piano sbarchi". In banchina, attivati dalla sala operativa regionale, su richiesta della prefettura di Ragusa, erano presenti il "gruppo comunale di Pozzallo" con quattro volontari, la "Misericordia" di Modica, con 4 volontari ed una ambulanza, la "Misericordia" di Rosolini, con un'ambulanza e altri volontari. Lo sbarco dei migranti, avvenuto sotto la pioggia battente, è stato monitorato dai dirigenti della protezione civile in costante contatto con i funzionari dipartimentali che hanno seguito i lavori di assistenza in banchina. Costantemente informato il Presidente della Regione, Renato Schifani.

Ad Augusta sette migranti sono stati ricoverati d'urgenza: una donna con emorragia, altri con fratture agli arti inferiori. Diversi casi di ipotermia: sono arrivati fradici. Inoltre 38 migranti originari di Camerun, Costa d'Avorio, Guinea e Mali, sono sbarcati all'alba a Lampedusa. Il barchino di 7 metri, partito da Sfax in Tunisia, sul quale viaggiavano è stato intercettato dalla motovedetta Cp319 della capitaneria, il gruppo è stato trasbordato e il natante lasciato alla deriva. Un'altra motovedetta della Guardia Costiera ha intercettato al largo di Roccella Jonica un'imbarcazione in difficoltà con 102 migranti a bordo di varia nazionalità. Nel gruppo si contano anche bambini e donne. Tutti i profughi sono stati momentaneamente accolti all'interno dell'area portuale di Roccella Jonica, in attesa di trovare una soluzione idonea per garantire loro un'accoglienza dignitosa. La tensostruttura allestita un anno fa dalla prefettura e gestita dai volontari della Croce Rossa è al limite della sua capienza, vista la presenza di altri 140 migranti di precedenti sbarchi. Con quello di oggi sale a undici il numero di arrivi a Roccella nelle ultime due settimane.

Oltre l'ottanta per cento dei migranti che arriva via mare in Italia arriva autonomamente, o su mercantili, o sulle navi di Guardia di Finanza e Guardia Costiera. Solo la stragrande minoranza su navi Ong. "Nel 2022 sono già oltre 1300 le persone morte o disperse nel Mediterraneo. Un 12% dei sopravvissuti sono stati salvati dalle organizzazioni non goventaive. Loro salvano vite laddove l’aiuto da parte degli Stati manca. Il loro impegno umanitario merita la nostra riconoscenza e il nostro appoggio", ha twittato domenica Viktor Elbling, ambasciatore tedesco in Italia. L'unico vero "factor" rilevante e che influisce sul numero di partenze dal Nordafrica è il meteo, non la presenza o meno di navi umanitarie al largo. Lo dimostrano i numeri, non da oggi. 

Intanto per bloccare l'ingresso dei migranti, al confine italo-francese di Ventimiglia sono scattati i controlli a tappeto delle autorità francesi. Dopo due giorni di verifiche soft, seguite all'annuncio del governo Macron dell'invio di 500 uomini ai punti di frontiera, domenica mattina sei gendarmi (sabato erano due) hanno controllato tutti i mezzi in transito. Si sono così formate lunghe code verso la Francia. Intanto Parigi conferma la rottura: "Non accoglieremo i 3mila migranti provenienti dall'Italia".

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Piantedosi: "Nel nostro Paese si entrerà solo legalmente"

"Nel nostro Paese si entrerà solo legalmente". Lo avrebbe detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi nei suoi incontri al Viminale sulla situazione dei migranti secondo quanto riporta Francesco Storace in un articolo pubblicato oggi su Libero. "Fermiamo gli sbarchi, ed è meglio anche per i migranti - avrebbe sottolineato il titolare del Viminale - Occorre bloccare le partenze irregolari. Per questo si deve investire sui Paesi del Nord Africa, stroncare il business degli scafisti, rafforzare i canali di ingresso anche ai fini di favorire l'integrazione dei migranti nel tessuto sociale e produttivo. Gli arrivi incontrollati generano invece sentimenti di insicurezza, alimentano marginalità sociali e fenomeni criminali".

Parlando dei rapporti con la Francia, Piantedosi si dice sicuro - sempre secondo quanto riporta Libero - che "le relazioni con Parigi non subiranno alcun cambiamento o rottura". "Sono tanti, infatti, i dossier su cui sussistono da sempre interessi comuni e i rapporti tra le strutture dei ministeri dell'Interno sono consolidati ed estremamente proficui - sottolinea il ministro - Del resto, l'infrangibilità dei rapporti tra Italia e Francia è dimostrata dal superamento di altre crisi ben peggiori verificatesi nel recente passato. Ad esempio, nella scorsa legislatura, quando ci fu lo storico richiamo dell'ambasciatore francese in Italia".

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