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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Palermo

Fermati sei scafisti a Palermo: il capitano al timone ha 17 anni

Insieme ai migranti salvati, su uno dei gommoni intercettati sono stati rinvenuti anche dieci cadaveri

Polizia e guardia di finanza di Palermo hanno fermato sei stranieri, tre del Gambia, due del Senegal e un nigeriano, sospettati di essere gli scafisti di quattro gommoni con a bordo complessivamente 482 persone (dieci delle quali morte) intercettato nel Canale di Sicilia.

Tra di loro anche un diciassettenne, che alcuni dei compagni di viaggio chiamavano "capitano", cui toccherà rispondere anche del reato di omicidio. C’era lui al timone dell’imbarcazione sulla quale sono stati trovati i corpi senza vita, tra cui quello di una giovane camerunese, mamma di due fratellini di uno e quattro anni che erano in viaggio con lei.

I migranti di origine subsahariana erano stati tratti in salvo dalla nave "Dattilo" della Guardia Costiera che ieri mattina aveva condotto al porto di Palermo 1049 persone. Insieme ai migranti salvati, su uno dei gommoni intercettati sono stati rinvenuti anche dieci cadaveri. L'indagine, condotta dagli agenti della Squadra Mobile, del Gico e della Stazione navale della Guardia di Finanza, con il coordinamento del procuratore aggiunto della Dda di Palermo Maurizio Scalia e dal sostituto procuratore Paola Caltabellotta del Tribunale dei Minorenni, ha consentito di raccogliere elementi a carico dei sei sospettati. 

I migranti, prima di esser fatti salire a bordo dei gommoni, venivano condotti in locali fatiscenti sulle coste libiche, con scarse razioni di cibo e sotto vigilanza armata, per essere successivamente trasferiti sui gommoni attraverso piccole imbarcazioni.

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