Schwazer non è più carabiniere: riconsegna distintivo e pistola
Il marciatore italiano è da oggi un ex carabiniere. Intanto ad Antalya, città turca in cui l'atleta ha detto di aver acquistato l'epo, è polemica. I farmacisti: "Dica a quale farmacia si è rivolto"
Alex Schwazer, il campione olimpico squalificato da Londra 2012 per assunzione di Epo, si è presentato questa mattina a Bologna, alla caserma del battaglione dei carabinieri di via delle Armi, per riconsegnare tesserino e pistola, e dire così ufficialmente addio alla sua carriera sportiva all'interno dell'arma dei carabinieri.
Il marciatore, che fa capo al centro sportivo dei carabinieri di Roma, appartiene - o meglio, apparteneva - alla sezione atleti del quinto battaglione carabinieri Emilia Romagna, Mulino Parisio, da cui dipende la sua specialità sportiva, l'atletica, anche se ha sempre effettuato gli allenamenti altrove.
A Schwazer è stato notificato il provvedimento di sospensione dal servizio. Dopo due ore e mezzo di Commissione disciplinare, l'atleta è uscito da un ingresso laterale della caserma per evitare operatori e fotografi appostati davanti al cancello principale di via delle Armi.
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Intanto continuano le polemiche in Turchia. L'Ordine dei farmacisti di Antalya - la città turistica nella quale Alex Schwazer, escluso per doping dai Giochi olimpici di Londra, ha detto di avere comprato dell'Epo - ha chiesto al marciatore italiano di precisare ''in quale farmacia e in quali circostanze ha acquistato'' la sostanza vietata dalla legge sportiva.
Il presidente dell'Ordine, Kerem Zabun, ha detto all'agenzia Anadolu che le vendite di Epo in Turchia sono controllate attentamente, anche con ''un registro delle entrate e delle uscite'' nelle farmacie.
''Grazie al registro - ha spiegato - si può sapere quando è stata consegnata alla farmacia. Ogni fase è monitorata''.
