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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Scuola, sciopero martedì 5 maggio

Lo ha annunciato il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, dal palco della manifestazione unitaria dei sindacati di categoria a piazza Santi Apostoli.

I sindacati della scuola sciopereranno martedì 5 maggio, per tutta la giornata. Lo ha annunciato il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, dal palco della manifestazione unitaria dei sindacati di categoria a piazza Santi Apostoli.

Il disegno di legge sulla scuola del governo Renzi "va fortemente modificato". Lo ha sottolineato il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan oggi in piazza Santi Apostoli per partecipare alla manifestazione unitaria contro il provvedimento del governo Renzi, insieme al numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo e al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Per la Furlan occorre "è importante modificare" il ddl per trovare risorse per la scuola e l'assunzione dei precari. Bene dunque lo sciopero generale di martedì 5 maggio indetto unitariamente da Flc-Cgil, Cisl scuola e Uil scuola, Gilda-Unams, Snals-Confsal.

"Quando si mette mano a questioni senza averne conoscenza e competenza, si finisce come l`apprendista stregone e si rischia di fare danni incalcolabili. Questo sta facendo Renzi sulla scuola". Non usa mezzi termini Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, parlando ai manifestanti. "Non si cambia il sistema scolastico senza chi ci lavora, o peggio contro chi ci lavora. Insegnanti, personale Ata, dirigenti sono il motore della nostra scuola, sono la sua risorsa più preziosa", continua Scrima.

Lo sciopero della scuola indetto dai sindacati per il prossimo 5 maggio è "legittimo" ma la riforma del governo ha dei "principi rivoluzionari". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, parlando con i giornalisti a Lucca a margine del Festival del Volontariato. "Ovviamente - ha detto parlando con i cronisti - manifesto tutto il rispetto per una forma legittima di dissenso come lo sciopero, noi stiamo cercando invece da un anno di costruire un ampio consenso intorno a una riforma in cui crediamo tantissimo, che è una riforma che ha dei principi rivoluzionari dal punto di vista culturale, del metodo e della governance delle scuole. Sono certa - ha concluso - che quando sarà capita fino in fondo da tutti ci sarà un'accettazione ma soprattutto una partecipazione ancora più ampia di quella che abbiamo trovato".

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