Sciopero dei treni sabato 26 e domenica 27 maggio: tutte le informazioni
Oltre allo sciopero di 4 ore indetto dall’Orsa settore Ferrovie, tra sabato e domenica (26 e 27 maggio) ci sarà un’altra agitazione proclamata dal sindacato CAT. Orari e fasce di garanzia
Oltre allo sciopero di 4 ore indetto dall’Orsa settore Ferrovie (qui tutte le informazioni), tra sabato e domenica (26 e 27 maggio) ci sarà un’altra agitazione del personale ferroviario, questa volta proclamata dal sindacato CAT (Coordinamento Autorganizzato Trasporti).
Lo sciopero durerà otto ore, dalle 22 di sabato alle 6 di domenica mattina e riguarda solo Trenitalia e Trenord.
Trenitalia sul proprio sito scrive che “i treni Regionali potranno subire cancellazioni o variazioni salvaguardando comunque le relazioni a maggiore traffico viaggiatori” e che “l’agitazione sindacale potrà comportare ulteriori modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione”.
Nel corso dello sciopero sarà comunque garantito il collegamento fra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino, con il treno “Leonardo Express” o con autobus sostitutivi.
Trenord
Trenord ha precisato che “lo sciopero non interessa le fasce orarie di garanzia” e pertanto “viaggeranno tutti i treni in partenza entro le ore 22:00 di sabato 26 maggio e con arrivo a destinazione finale entro le ore 23:00”.
Viaggeranno inoltre i treni a lunga percorrenza EN236 [Venezia SL 20.57 - Wien Hauptbahnhof 7.51] e EN237 [Wien Wien Hauptbahnhof 20.56 - Venezia SL 8.24].
L’azienda ha inoltre aggiunto che “in caso di cancellazione delle corse, previsti autobus sostitutivi no-stop per il solo servizio aeroportuale Malpensa Express sulle tratte ‘Milano Cadorna - Malpensa Aeroporto’ e ‘Malpensa Aeroporto – Bellinzona’”.
I motivi dello sciopero
Secondo il sindacato, l’agitazione servirà ad “aprire la vertenza contrattuale” e a “rompere l’assordante silenzio del fronte sindacale” sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Infatti, precisa il sindacato “il contratto è scaduto da 5 mesi e sembra che per iniziare a riparlarne si stia aspettando che l’azienda abbia finito di elaborare le proprie ‘rivendicazioni’”.