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Giovedì, 28 Marzo 2024
Torino

Vetrine e auto danneggiate e scontri con la polizia: è guerriglia al corteo per Cospito

La manifestazione a Torino in solidarietà all'anarchico in sciopero della fame perché condannato al 41 bis è sfociata in lanci di pietre e petardi contro banche e forze dell'ordine

Vetrine dei negozi rotte, auto in sosta danneggiate, cassonetti incendiati e lanci di petardi, sassi e bottiglie contro la polizia. Si è concluso con degli scontri il corteo di oggi a Torino in solidarietà con Alfredo Cospito, l'anarchico da mesi in sciopero della fame in carcere per protestare contro il 41 Bis a cui è stato condannato.

Proprio oggi il medico curante, dopo la visita in cella, ha detto che la situazione fisica del detenuto "si sta deteriorando rapidamente, anche se il fatto che abbia ripreso a prendere almeno un po' di zucchero la rende un po' meno drammatica". "Oltre ai liquidi, acqua e soprattutto tè, Cospito sta assumendo due cucchiai di zucchero e un cucchiaino di sale, mentre non prende più integratori e vitamine", ha riferito il medico al legale dell'anarchico. Il medico ha riferito di aver visto per la prima volta il 55enne "molto stanco e affaticato": "È arrivato alla visita camminando sulle sue gambe ma si è subito seduto sul lettino".

Un regime italiano: perché il 41 bis è il carcere più duro d'Europa

Anarchici provenienti da tutto lo stivale e anche da altre parti d'Europa si erano dati appuntamento in piazza Solferino, nel centro di Torino, per poi muoversi in corteo, ma un fitto cordone di polizia e carabinieri, con lo schieramento di numerosi mezzi, ha sbarrato da subito ogni via d'accesso alle sedi delle istituzioni e alle strade del centro affollate, come ogni sabato, da migliaia di persone, torinesi e turisti. Nel percorso gli anarchici hanno distrutto diverse vetrine arrivando poi a scontrarsi anche con la polizia. Gli agenti sono poi intervenuti con idranti e lacrimogeni nella zona del mercato di Porta Palazzo, per allontanare i manifestanti.

"Se Alfredo Cospito muore i responsabili saranno storicamente giustiziati dagli anarchici. Questa è la mia personale opinione. La mia speranza. Quando si creeranno le condizioni i responsabili saranno giustiziati. Non adesso, non da me e non da quelli che sono qui in piazza. Gli anarchici sono l'unico gruppo politico che dimentica rapporti di forza e ragioni di opportunismo per fare giustizia. La sanno fare. E la fanno", ha dichiarato il veterano Pasquale Valitutti, 76 anni, l'unico ad accettare di parlare con i giornalisti:.

Che cosa è successo alla manifestazione degli anarchici 

Dopo un'ora abbondante di raduno statico, i manifestanti, dietro lo striscione "Al fianco di Alfredo, al fianco di chi lotta', si sono mossi in corteo al grido di 'Fuori Alfredo dal 41 bis'. Lungo la loro strada hanno imbrattato decine di muri, a cominciare dalla sede della Banca del Piemonte, sfasciato vetrine, distrutto e incendiato bidoni dei rifiuti. Poi è cominciato il lancio di bombe carta e grossi petardi e gli atti vandalici alle auto in sosta, in particolare in via della Consolata, vicino all'omonimo santuario. Deturpato anche l'obelisco in piazza Savoia, monumento alle leggi Siccardi che portarono alla soppressione dei tribunali ecclesiastici.

La tensione è proseguita fino alla serata, con fuggi fuggi tra i clienti dei locali e gli ambulanti del mercato tra Porta Palazzo e il fiume Dora, con lancio di fumogeni e petardi da una parte e lacrimogeni dall'altra. Almeno cinque anarchici sono stati fermati dalla polizia, 35 accompagnati in questura e 140 persone sono state identificate.

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