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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Rissa tra ultras in autostrada, che cosa è successo

Interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti: aperta un'inchiesta. "Era un appuntamento nell'area di servizio di Badia al Pino dove morì il tifoso laziale Gabriele Sandri"

"Un appuntamento prestabilito all'autogrill o un agguato? Queste sono le due ipotesi al vaglio della questura di Arezzo, che sta lavorando per ricostruire la dinamica degli scontri avvenuti tra tifosi della Roma e tifosi del Napoli nell'area di servizio di Badia Al Pino nella giornata di domenica 8 gennaio. I tafferugli si sono svolti nel medesimo piazzale dove, l'11 novembre 2007, venne ucciso Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio freddato da un proiettile esploso dall'agente Luigi Spaccarotella. Un luogo che è rimasto un simbolo del pellegrinaggio calcistico. "Si sono verificate sassaiole, zuffe e sfide corpo a corpo con bottiglie, cinture e un estintore".

"Sono scesi dalle auto in mezzo all'autostrada, tutti incappucciati e vestiti di scuro – raccontano alcuni presenti sul posto al momento dell’accaduto - Avevano bastoni e lanciavano petardi e fumogeni verso l'area di servizio". Un'ora di ordinaria follia durante la quale la corsia nord è rimasta chiusa al traffico con conseguenze pesantissime per la circolazione.

Scontri tra tifosi in A1, ipotesi incontro organizzato: tre arresti

Il procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi, ha aperto un fascicolo d'inchiesta dopo aver attentamente visionato il rapporto redatto da parte delle forze dell'ordine intervenute. Diversi i reati che gli investigatori stanno ipotizzando nei confronti dei responsabili. Si va dall'interruzione di pubblico servizio all'attentato alla sicurezza dei trasporti. Accuse pensatissime che potrebbero comportare importanti sanzioni, amministrative e penali, per coloro che hanno preso parte a quella che, secondo le testimonianze, è stata una vera e propria guerriglia urbana.

Che cosa è successo

I tafferugli, con lancio di bombe carta e fumogeni, hanno visto coinvolti intorno alle 13 di domenica 8 gennaio 2023 quando circa 350 tifosi del Napoli si sono fermati nell’area di servizio Badia al Pino est. Sul posto c'era già il personale delle forze di polizia intervenuto con un'ordinanza di servizio del questore di Arezzo, per impedire che un gruppo di tifosi romanisti di cui si era avuto notizia, in transito lungo lo stesso itinerario per raggiungere Milano, potesse venire a contatto con i partenopei.

All'origine degli scontri, secondo quanto si apprende dalla Questura di Arezzo, l'agguato teso da un gruppo di ultrà del Napoli ai romanisti

I tifosi della Roma, molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani, hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all’altezza dell’area di sosta mentre una parte della tifoseria del Napoli posizionatasi lungo la recinzione, ha iniziato a lanciare oggetti contundenti verso le auto lungo la carreggiata. Entrambi i gruppi in pochi istanti si sono spostati verso l’uscita dell’autogrill dove si sono scontrarti". I tifosi giallorossi dopo circa 15 minuti sarebbero ripartiti, mentre gli altri sono rimasti nell’area di servizio per essere poi scortati fino a Genova dalla polizia. Al pronto soccorso invece c'è finito un sostenitore della Roma che, accompagnato in auto da un amico, si è recato all’ospedale San Donato riportando numerose ferite da taglio alle gambe.

L’autostrada è stata chiusa per circa 50 minuti in direzione nord causando code di oltre 20 chilometri.

Automobili in coda sull'autostrada A1

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