"Un cantastorie", "Si sente Gesù Cristo": i sindacati contro Renzi
Tra Renzi e i sindacati è scontro e una delle armi che si usa sono le dichiarazioni: Landini dalla Fiom e Barbagallo della Uil si scagliano contro il presidente del Consiglio. Lui non si cura di loro, guarda, passa e fa rispondere i fedelissimi
Dalla manifestazione dei metalmeccanici a Napoli, il leader della Fiom ha fatto delle dichiarazioni-miccia, che hanno acceso e infuocato la polemica (oramai storica) tra Renzi e sindacati:
Renzi riconosca che non ha il consenso delle persone oneste, dei lavoratori e di chi cerca lavoro.
Ma non si ferma qui e rincara la dose, senza se né ma:
Nella storia del mondo c'era stato Gesù Cristo che aveva fatto miracoli come moltiplicare i pesci, camminare sull' acqua e far risorgere Lazzaro. Ma nemmeno Gesù Cristo e' stato capace di creare posti di lavoro. Siamo di fronte a un delirio di onnipotenza o a una persona che non è in grado di affrontare i problemi
Il premier non si scompone, non lo fa quando attaccano i sindacati, neppure di fronte alla minaccia di sciopero generale. A rispondere alle "bombe" lanciate da Landini è però uno dei fedelissimi del premier, il presidente del Partito Democratico, Matteo Orfini, che lo fa usando uno dei mezzi preferiti da Renzi: Twitter
Ad attaccare il leader delle tute blu Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, sostenitore del premier e dei suoi provveddimenti in campo di lavoro e occupazione: "Io mi ritengo una persona molto onesta". Insomma alle strette Landini è stato costretto a scusarsi:
La maggioranza delle persone che lavorano, i giovani, i precari, non sono d'accordo con le politiche che il governo sta facendo. Mi sono permesso di dire che i lavoratori dipendenti sono senz'altro in quella parte onesta del paese che le tasse le paga. Non ho mai pensato che chi non è d'accordo con la Fiom o chi non è lavoratore dipendente non è una persona onesta. Se non sono stato chiaro me ne scuso e ritiro perché non ho intenzione di aprire polemiche assurde, invito però a fare la stessa cosa, non a usare dichiarazioni a volte infelici per aprire una discussione che non è sul merito dei problemi
Ma lo scontro tra governo e sindacati non sembra concludersi qui, anzi la tensione aumenta. Landini non è l'unico sindacalista ad avercela con il premier. C'è anche il neo-segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, che "ha pensato a Renzi" concludendo XVI Congresso della Confederazione:
Matteo Renzi è un cantastorie perché ne racconta una al mattino, una al pomeriggio e una alla sera. Sono seriamente preoccupato, non so se intende abolire il consiglio dei ministri, visto che non li fa nemmeno parlare