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Giovedì, 18 Aprile 2024
Crisi economica

Crisi e lavoro, l'esercito degli "scoraggiati"

Non solo disoccupati, esodati e licenziati: più di un milione di over 34 non cerca lavoro perché ritiene di non riuscire a trovarlo. E' la fotografia di un Paese che non ci crede più

ROMA - Il suicidio di coppia di Civitanova Marche, legato all'impossibilità di far fronte alle difficoltà economiche, ha scosso il Paese e alimentato critiche nei confronti di esponenti dello Stato accusati di una certa indifferenza al cospetto dei drammi, sempre più frequenti, connessi alla crisi economica.

D'altra parte, i dati sui disoccupati - 2 milioni e 971mila in Italia - e quelli sui licenziamenti - un milione nell'ultimo anno - non fanno altro che confermare la fase di stallo economico e occupazionale del nostro Paese, piombato in una spirale recessiva che sembra senza fine.

Nel 2012, però, non solo sono aumentati i disoccupati, ma anche coloro che non cercano lavoro perché ritengono di non riuscire a trovarlo. Si tratta di un esercito di "scoraggiati" formato da più di un milione di over 34 che ha smesso di cercare occupazione. I ripetuti tentativi andati a vuoto portano con il passare degli anni a uscire dal mercato del lavoro.

Il dato è ricavato dall'Ansa elaborando l'archivio delle statistiche prodotte dall'Istat. Gli "scoraggiati" sono in tutto 1,6 milioni: tra loro un milione e 150mila ha tra i 35 e 64 anni.

Gli scoraggiati rientrano tra gli inattivi, coloro che né hanno un'occupazione né la cercano; categoria che comprende quindi anche studenti, casalinghe e pensionati. Ma se la crisi ha portato a una forte contrazione dell'intero universo degli inattivi, che sono diminuiti del 3,9%, non è stato così per gli scoraggiati: coloro che non cercano il lavoro solo perché pensano di non trovarlo sono aumentati nel complesso del 5,3%.

Coloro che dichiarano di non essere a caccia di un impiego perché convinti di non poterlo trovare risultano in crescita nelle fasce d'età più alte, con un rialzo del 13,3% tra i 45-54enni e del 23,1% tra i 55-64enni. Al contrario, il fenomeno segna un'attenuazione tra i più giovani (-5,1% tra gli under 35). Insomma, vista l'età degli scoraggiati, chi getta la spugna potrebbe essersi ritrovato dopo tante prove senza alcun risultato.

Rilevante è anche la differenza tra uomini e donne, con le scoraggiate che superano quota un milione (1 milione 96 mila), salendo dell'8,6% su base annua.

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